«Sempre cercato di aiutare l’uomo che viveva in auto»

Dejaco: «Nessuna disparità di trattamento, infondate le affermazioni della Lega» «Non possiamo obbligare Casanova ad accettare le nostre offerte»



BRESSANONE. I Servizi sociali della Comunità comprensoriale Valle Isarco rispondono all'accusa di non sostenere adeguatamente i concittadini bisognosi. Ci si riferisce al caso di Mario Casanova che nelle settimane scorse viveva nella sua auto a Millan, non avendo i soldi per pagarsi l’affitto di un alloggio. La fitta rete altoatesina delle prestazioni sociali vuole porsi in maniera costruttiva, anche quando «si tratta di accuse che riteniamo ingiuste».

«È semplicemente deplorevole il fatto che nostri concittadini non abbiano un alloggio o un riparo e siano costretti alla vita di strada. Tuttavia, contrariamente all'opinione diffusa da un esponente politico locale, il caso è ben noto sia all'amministrazione comunale che ai Servizi sociali incaricati. Per un lungo periodo si è tentato sotto ogni riguardo e in molteplici circostanze di aiutare l'uomo in questione in modo opportuno, nella ricerca di un alloggio così come attraverso l'erogazione di prestazioni di Assistenza economica sociale», afferma l’assessore comprensoriale Ingo Dejaco.

«In tale contesto, oltre alle molteplici prestazioni di assistenza, i Servizi sociali hanno avanzato diverse proposte. Tuttavia nessuno può costringere il prossimo ad accettare un'offerta, qualsiasi cosa la persona in questione possa fare e quand'anche a questi d'ora in avanti non resti più un posto dove alloggiare», spiega il referente della Comunità comprensoriale Valle Isarco per gli Affari sociali e la famiglia, che definisce come politicamente inaccettabili le accuse secondo le quali vi sia un iniquo trattamento a vantaggio di nuovi concittadini.

«Non esiste tale insinuata disparità ed ingiustizia di trattamento e annunci fuori luogo come questo non conducono in nessun caso alla soluzione del problema nella vicenda concreta», evidenzia Dejaco, richiamandosi al comunicato stampa di un consigliere comunale. Il riferimento è a Bessone della Lega Nord: «Il comunicato ha addirittura l'effetto contrario di mettere il nostro sistema sociale alla berlina, e ciò a torto, poiché in realtà è ben funzionante».

Infine, secondo Dejaco, «le incomprensioni ed interpretazioni erronee potrebbero essere evitate se solo i consiglieri comunali, invece di inviare comunicati precipitosi, facessero miglior uso del loro diritto ad essere informati».

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