Senato, Zeller presidente del gruppo

Definite le cariche tra i senatori «Per le autonomie»: Fravezzi vicepresidente, Berger amministratore



BOLZANO. È Karl Zeller il presidente del gruppo «Per le Autonomie» al Senato. La nomina è stata formalizzata ieri all’interno del gruppo. D’altronde proprio Karl Zeller (Svp), insieme all’ex senatore Manfred Pinzger, ha seguito dalle prime ore le trattative che hanno permesso di raggiungere l’adesione dei dieci senatori necessari per costituire il gruppo. La Svp ha ottenuto un secondo ruolo di spicco attraverso la nomina di Hans Berger ad amministratore del gruppo. Scelti anche i due vicepresidenti, si tratta di Vittorio Fravezzi (Upt) e Riccardo Nencini (Psi). «L’aver ottenuto da parte dei rappresentanti sudtirolesi la guida del gruppo Per le Autonomie, come due legislature fa, non era cosa scontata», sottolinea una nota, «anche l’elezione del senatore Berger ad amministratore rappresenta da parte del gruppo un attestato di grande di fiducia nei confronti del senatore sudtirolese». Commenta Berger: «Dopo un periodo assai difficile per le autonomie, nel quale venivano ripetutamente violati i diritti delle minoranze linguistiche e le competenze dell’Alto Adige è per noi fondamentale dare ora a Roma un forte segnale in difesa della nostra autonomia». Soddisfatto Zeller: «Grazie alla costituzione di un proprio gruppo autonomista, da me presieduto, possiamo ora effettivamente assicurare una forte rappresentanza delle istanze sudtirolesi al Senato». Questa settimana verrà definito l’ufficio di presidenza del Senato, «dove il nostro gruppo ha qualche chance, magari a livello di segretari questori», aggiunge Fravezzi. Così Alessandro Bertinazzo (segretario Psi): « Apprendiamo con piacere della collaborazione tra Psi ed Svp, che ha permesso la nascita del gruppo parlamentare al Senato. L'auspicio è riposto nella continazione della legislatura, ma anche nella continuazione della collaborazione tra forze politiche da sempre unite nelle battaglie a favore della soluzione armonica della nostra autonomia».













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