BOLZANO. Non c’è ancora il nuovo direttore Asl e così salta la clausura del 24 - 26 settembre dedicata al management che costerà alle casse provinciali 30 mila euro. I dirigenti dell'Azienda avrebbero dovuto trovarsi a fine mese all’ex Grand hotel di Dobbiaco per analizzare e impostare le priorità dei progetti per il prossimo anno, dopo la rescissione anticipata del contratto con l’ex direttore generale Thomas Schael (costata alle casse provinciali 184.883 euro), ma l’appuntamento è stato rinviato. «Siamo convinti - si legge - che la partecipazione del nuovo direttore/direttrice sia indispensabile. In fase di programmazione dell’evento ci era stato assicurato che alla data di fine settembre il nuovo direttore/direttrice avrebbe già dovuto essere nominato». Ma così non è stato. «Confidiamo nella vostra comprensione in merito alla necessità di spostare l’appuntamento». Salta dunque il workshop da 30.300 euro più Iva. Nella delibera della direzione generale dell’Asl si precisa che le spese di alloggio, prima colazione, catering a pranzo e cena sono sostenute nell’ambito dei fondi per l’aggiornamento professionale. Organizzazione e realizzazione dell’evento sono affidati alla società BeOrg di Appenzell (Svizzera): costo 25.920 euro più Iva; altri 4 mila 380 euro per l’affitto del Centro culturale presso l’ex Grand hotel Dobbiaco. Annullato - di conseguenza, anche l’appuntamento originariamente previsto il 10 settembre all’Eurac, dedicato alle tematiche ed ai contenuti della clausura. Confermati - invece - gli incontri che si terranno oggi a Brunico e Bressanone per la presentazione degli obbiettivi e della metodologia della clausura.

Direttore Asl, c’è l’errore.

Il bando sarà pubblicato a giorni sulla Gazzetta Ufficiale.

Il successore di Thomas Schael non c’è e già rischia di saltare perchè qualche ufficio provinciale si è dimenticato di pubblicare il bando sulla Gazzetta ufficiale, prestando il fianco a possibili ricorsi. Palazzo Widmann corre ai ripari e ne annuncia la pubblicazione che avverrà a giorni. Certo è che - dalla data della pubblicazione - ci vorranno altri 60 giorni, si fa così pressocchè scontata la nomina di un commissario.