«Senza quei soldi costrette a chiudere»

BOLZANO. «Le Marcelline rispondono», inizia così l’intervento con cui le suore Marcelline precisano la loro posizione sulla richiesta di finanziamento per il restauro radicale dell’istituto...



BOLZANO. «Le Marcelline rispondono», inizia così l’intervento con cui le suore Marcelline precisano la loro posizione sulla richiesta di finanziamento per il restauro radicale dell’istituto scolastico, cui la Provincia concorrerebbe con 12-14 milioni. Le Marcelline dicono la loro ribaltando gli argomenti. Finisce sotto accusa un finanziamento pubblico così cospicuo a una scuola paritaria? «In realtà la scuola paritaria è creditrice dallo Stato», replicano le Marcelline.

Prende posizione anche Riccardo Verde, presidente del consiglio di istituto.

Così le suore Marcelline attraverso la responsabile suor Augusta Keller: «La scuola paritaria è creditrice dello Stato, è motivo di grande risparmio per lo Stato; infatti non si può negare che i nostri alunni siano cittadini italiani e quindi anche a loro esso dovrà assicurare l’istruzione. Intuisco l’obiezione del lettore: c’è la scuola pubblica, i genitori li mandino là. Qui si apre una questione di fondo: è bene che il sistema nazionale di istruzione sia formato di un solo tipo di scuola: quella statale? O non sarebbe assai più ricco, stimolante per la stessa scuola pubblica, soprattutto per i nostri ragazzi e per la libertà di scelta dei genitori un sistema aperto ad esperienze educative diverse che permettano la scelta tra diversi stili educativi? Naturalmente queste scuole dovranno essere controllate, controllatissime perché la loro linea culturale sia in profondo accordo con i principi costituzionale e le esigenze di uno Stato democratico di diritto, seriamente monitorate perché i loro risultati educativi-culturali siano buoni, eccellenti. Perché non permettere ad una intuizione educativa geniale come quella di Luigi Biraghi (il fondatore delle Suore Marcelline) possa diventare esperienza vitale per tanti giovani? ». Prosegue suor Augusta: «La nostra scuola che opera a Bolzano dal 1935, necessita di una ristrutturazione radicale, “dichiarazione” degli ispettori che l’hanno visitata nel maggio del 2011; la Congregazione delle Suore non è in condizioni di sostenere tale spesa, può solo concorrervi in parte. La partita allora è questa: o il pubblico (Comune e Provincia) riconoscono il servizio e l’importanza per il territorio, che va ben oltre il Comune di Bolzano (le nostre alunne interne del Liceo Linguistico provengono nella grande maggioranza dalle valli), ed allora si comprende che i soldi non sono dati ad un privato, ma ai cittadini di questo territorio; diversamente la Provincia di Bolzano perderà un polo educativo significativo, non allineato al sistema, ben radicato nella sua storia». Duro Riccardo Verde che parla di «gratuite e vessatorie accuse» e taccia di «incoerenza i politici e i pubblici amministratori che «hanno gridato allo scandalo per il legittimo finanziamento alla ristrutturazione delle Marcelline, quando invece non c’è stata nessuna levata di scudi per l’analogo finanziamento del Rainerum o dei Francescani».

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