Senzatetto, la task force dei vigili urbani 

Il comandante Ronchetti: una escalation. Notevoli le difficoltà di gestione: malati psichiatrici, sempre più casi difficili


di Davide Pasquali


BOLZANO. Un’escalation, ed è sempre peggio, come testimoniano le foto pubblicate qui accanto e scattate dalla polizia municipale negli ultimi giorni. Tanto che si è dovuti correre ai ripari, dedicandovi una sorta di task force: sei agenti e due ispettori del nucleo operativo sicurezza urbana che, in pratica, si occupano quotidianamente ed esclusivamente di sgomberi e messa in sicurezza delle aree. Stiamo parlando dei senza tetto, un fenomeno residuale in passato, ma che oggi sta interessando buona parte della nostra città. C’entrano poco o nulla i profughi e gli stranieri extracomunitari. Si tratta per lo più di est europei e italiani, molti, troppi dei quali in condizioni difficili dal punto di vista psichiatrico. Difficile gestirli.

Soltanto ieri mattina, sgombero di quelli che un tempo si sarebbero definiti barboni in via Macello, in alcune anse della strada nei pressi del Cineplexx, e pure nel parco giochi tra via Weggenstein e via Vintola, dentro e fuori l’area chiusa dell’asilo. Nulla di nuovo sotto il sole, per il comandante della municipale Sergio Ronchetti. «Ormai è una prassi quotidiana: diamo la sveglia, li convinciamo con le buone ad andarsene, chiamiamo gli uomini della Seab con il furgone per sgombrare da rifiuti e ingombranti». Ronchetti precisa oltre: «Ormai ci stiamo riconvertendo, dalle azioni sulla viabilità ai controlli su queste aree». Il nucleo operativo per la sicurezza urbana è ormai integralmente dedicato a queste attività. Pure in piazza Stazione, da un uomo sempre fisso si è passati a due, tutto il giorno, tutti i giorni: «La pattuglia appiedata trascorre il turno fra parco stazione, via Perathoner e via Alto Adige, e non è certo impegnata solo nell’allontanare chi suona la cornamusa, come segnalato da qualcuno nei giorni scorsi. La priorità è un’altra: evitare accampamenti e bivacchi abusivi». Ronchetti non sa da dove cominciare l’elenco: accampamenti lungo Isarco e Talvera, parco del monumento alla Vittoria, cortile interno della Camera di commercio e del Teatro comunale, androni dei condomini in mezza città, retro degli impianti sportivi di Maso della Pieve (dove c’è gente che si introduce nottetempo pure nei bagni per farsi la doccia), zone d’ombra nei cortili interni del Palaresia (ci si è visti costretti a chiudere tutto con alte e impenetrabili recinzioni). Eccetera. Finora, gli uomini della municipale, che il comandante loda per la loro competenza nello smorzare gli attriti, se la sono cavata, ma le situazioni sono sempre più delicate. Dal caso dell’aggressore seriale in centro, ai senzatetto permanenti in via Cappuccini. «Persone in grande stato di disagio, dentro e fuori dal reparto di psichiatria».













Altre notizie

Attualità