Senzatetto trovato morto dopo giorni a Millan di Bressanone
Il corpo è stato rinvenuto in un edificio abbandonato. Oggi l’autopsia stabilirà le cause del decesso
MILLAN. La segnalazione è arrivata da un senza tetto che stava cercando rifugio in una casa, usata qualche volta da disperati per ripararsi dalle intemperie o dal freddo intenso. Riverso a terra c’era un uomo, il cui corpo tradiva i segni di una morte risalente a diversi giorni prima. Per il momento i carabinieri escludono cause che non siano naturali, ma solo l’autopsia che verrà eseguita oggi potrà dare indicazioni più precise su come quell’uomo sia morto nella totale solitudine.
Appena ricevuta la segnalazione, martedì sera, i militari della compagnia di Bressanone si sono recati sul posto, coadiuvati dai vigili del fuoco volontari che hanno provveduto ad illuminare per bene la zona diventata subito area di indagine. Il luogo del ritrovamento è già noto per ospitare, di tanto in tanto, sbandati e senza dimora, anche se non è mai stato un punto di presenza massiccia. Lo testimonia anche il fatto che il ritrovamento del cadavere è avvenuto a diversi giorni di distanza dalla morte dell’uomo, identificato per un rumeno di 39 anni.
Nulla è però stato lasciato al caso, nonostante ad una prima ispezione cadaverica pare sia stato possibile escludere che il decesso sia dovuto a cause esterne, come botte alla testa, ferite o contusioni varie. E’ intervenuta anche l’unità scientifica che ha fatto i necessari rilievi che andranno ad arricchire il fascicolo, oggi completato dall’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria. Sul posto non sono stati trovati indizi che lascino pensare a responsabilità esterne. E’ molto più probabile che l’uomo abbia cercato riparo, ma che debilitato o forse malato, non sia più riuscito a riprendersi non potendo contare sull’aiuto di nessuno.
La sua assenza non era stata notata e nessuno ne aveva denunciato la scomparsa. Da qualche tempo, però, il suo viso era noto dalle parti di Millan perché si vedeva girare in zona. Non aveva però mai arrecato problemi né aveva mai avuto a che fare con la giustizia. Ci sono tutti gli estremi per far rientrare questo caso nei tanti drammi sociali della solitudine e dell’emarginazione che purtroppo tutte le comunità conoscono.
Il lavoro di indagine sarà completato con la ricerca di eventuali parenti a cui consegnare la salma per una degna sepoltura, mentre sul fronte dell’inchiesta sarà dirimente l’autopsia che verrà eseguita oggi. Sarà questa infatti che potrà dire con certezza quali sono le cause che hanno portato alla morte del giovane rumeno, arrivato magari in Alto Adige alla ricerca di una vita migliore che non ha però trovato.
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