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Separazioni, la Provincia di Bolzano «mantiene» 995 minori

Nel 2015 sono stati anticipati 2,35 milioni di euro ad oltre seicento famiglie. Si registra una crescita esponenziale e rientra solo una piccola parte degli assegni


Davide Pasquali


BOLZANO. Genitori separati. Se papà o mamma non pagano l’assegno di mantenimento per i loro figli, sono davvero guai. E allora dal 2003, per sopperire, interviene la Provincia autonoma, anticipando al coniuge cui sono stati affidati i figli la cifra che poi spera di riscuotere da chi dovrebbe versarla - anche se, però, il più delle volte non ci si riesce. Il numero di famiglie coinvolte è in crescita esponenziale, come il numero di minori coinvolti e la cifra erogata. Nel 2015 i bimbi «mantenuti» da mamma Provincia hanno quasi raggiunto quota mille, per una spesa di 2,3 milioni.

Lo si è spiegato al convegno “Famiglie in separazione e sussidi finanziari pubblici” organizzato alla casa Kolping dall’Agenzia per la famiglia della Provincia assieme ad altri sette enti impegnati nel sociale, col fattivo sostegno dell’assessore alla famiglia Deeg.

L’anticipazione dell’assegno di mantenimento a tutela del minore è stata istituita con legge provinciale 15 del 2003. La finalità, come ha spiegato Sibilla Germozzi, dell’ufficio provinciale per la tutela dei minori e l’inclusione sociale, è quella di tutelare la dignità e il decoro della prole, garantirne la corretta educazione e prevenire situazioni di disagio economico. In pratica, la legge prevede l’erogazione anticipata dell’assegno di mantenimento per i minorenni a favore del genitore o di altro soggetto affidatario, se l’assegno non viene corrisposto dal genitore obbligato, come stabilito da un provvedimento dell’autorità giudiziaria. I beneficiari della prestazione denominata “anticipo dell’assegno di mantenimento”, in Alto Adige sono in numero sempre maggiore. La legge risale al 2003, i primi anticipi al 2004. In quell’anno, beneficiarono dell’assegno 128 famiglie altoatesine, per un totale di 198 minori coinvolti; in totale vennero erogati 279.363 euro. Da allora è stato sempre e solo un crescendo, come testimonia la tabella pubblicata qui sopra. Ovviamente è da considerare che le cifre riportate comprendono tanto i beneficiari che si sono aggiunti nel corso del tale anno quanto i beneficiari degli anni precedenti.

In dodici anni il numero di famiglie beneficiarie è passato da 128 a 637. I minori coinvolti sono saliti da 198 a 995, ma si tenga conto che l’ultimo dato riguarda il 2015 e quindi al momento attuale i minori avranno di certo superato quota mille. Le prestazioni erogate sono passate da poco meno di 280 mila euro a 2.346.465. In pratica, dieci volte tanto.

Ovviamente, sul fenomeno ha inciso pesantemente anche la crisi economica. Lo dimostrano altri numeri, ossia gli importi poi effettivamente riscossi dalla Provincia dopo aver anticipato. I dati disponibili al momento riguardano il periodo dal 2008, quando si anticipò oltre un milone di euro, fino al 2015, quando, come detto, si sono anticipati quasi 2,4 milioni di euro. Be’, gli importi effettivamente riscossi dalla Provincia sono passati dai soli 55.469 euro del 2008 ai soli 126.286 euro del 2015. Nel 2009 si sono effettivamente riscossi 55.357 euro, nel 2010 si è addirittura scesi a 51.308 euro; nel 2011 si è risaliti, ma solo a 101.953 euro, per poi ridiscendere nel 2012 a 92.489 euro. Nel 2013 si è un poco saliti, a 96.772 euro. Nel 2014 è andata un pochino meglio: 156.957 euro (a fronte però di 2,3 milioni anticipati). Nel 2015 si è nuovamente scesi, a 126.286 euro.

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