Sesto, c’è il ricorso sui prelievi idrici

La lista civica contro la richiesta di Sextner Ag «La derivazione non sarebbe sopportabile dal territorio»


di Aldo De Pellegrin


SESTO PUSTERIA. La posizione della Lista civica ambientalista “Per una Sesto più vivibile” e dei suoi rappresentanti eletti in consiglio comunale è da tempo decisamente contraria a (quasi) tutti i progetti della società impiantistica Sextner Dolomiten Spa, che dal 2010 ha fuso le società funiviarie del Monte Elmo, della Croda Rossa e dei Baranci di San Candido, espandendosi poi anche in Comelico attraverso il salvataggio e il rinnovo degli impianti di risalita di Padola. Secondo Hans Peter Stauder, uno dei fondatori della lista civica che è sostenuta nella sua lotta anche dalla associazioni ambientaliste provinciali, i progetti di collegamento della società funiviaria dell’Alta Pusteria cozzano contro la necessità di salvaguardia dell’ecoambiente di Sesto e soprattutto si sviluppano in aree sensibili dal punto di vista idrogeologico, naturalistico e faunistico che essi sostengono debbano rimanere intonse, anche per consentire lo sviluppo di un turismo sostenibile e ambientalista, aperto anche al periodo estivo e delle altre stagioni dell’anno.

Logica quindi la contrarietà della lista civica ambientalista, che ha in consiglio comunale i consiglieri Hans Peter Stauder e sua moglie Regina Senfter, anche alla recente richiesta della Sextner Dolomiten Spa di derivare dell’acqua dal bacino artrificiale di Sesto per poterla utilizzare nell’alimentazione degli impianti di innevamento programmato sul Monte Elmo. La richiesta, fra le proteste dei rappresentanti della Lista civica, è stata approvata a larga maggioranza dal consiglio comunale e recentemente la Sextner Dolomiten Spa ha ulteriormente richiesto l’innalzamento della quantità derivabile a 16,3 litri al secondo, sempre per poter garantire anche in periodi “di magra” l’innevamento programmato delle piste esistenti ed in progettazione sul Monte Elmo.

Anche contro tale ulteriore richiesta è insorta la Lista civica di Sesto Pusteria, che proprio attraverso il suo portavoce Hans Peter Stauder nei giorni scorsi ha impugnato la domanda della Sextner Ag davanti all’Ufficio provinciale per la tutela della acque, sostenendo che l’aumento a 16,3 litri al secondo della derivazione supera di gran lunga le dimensioni sopportabili dal territorio ed è addirittura superiore al fabbisogno dell’intera popolazione di Sesto, turisti compresi che, considerati complessivamente poco più di 4000 persone, abbisognerebbero di un approvvigionamento pari a 15 litri al secondo. Inoltre l’acqua derivata non ha certo le caratteristiche di potabilità e anche le condutture necessarie per trasportarla a monte rappresenterebbero grossi rischi per la popolazione sia come sicurezza del territorio che come pericolo per la salute.

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