Sesto presenta le nuove cabinovie

Dopo collaudo e prove di evacuazione, pronti gli impianti che collegano Croda Rossa e Monte Elmo


di Aldo De Pellegrin


SESTO. A poco meno di un mese dall’inizio della nuova stagione sciistica, fissato nei 12 comprensori di Dolomiti Superski per sabato 29 novembre, tutto è pronto a Sesto Pusteria, in particolare fra il Monte Elmo e la Croda Rossa dove da aprile di quest'anno si è lavorato ad alti ritmi per la realizzazione del collegamento "sci ai piedi" attraverso i due nuovi impianti di risalita Tre Cime e Orto del Toro.

L'ultima parola, quando si tratta della costruzione degli impianti funiviari, è data sempre dalle operazioni di collaudo dell'impianto, cui seguono anche le esercitazioni di evacuazione delle cabine sospese agli impianti, che consentono alle forze e ai volontari della protezione civile di testare sul campo l'eventualità, per fortuna sempre assai remota, di dover riportare a terra degli sciatori rimasti bloccati in cabina per un guasto all'impianto o per qualsiasi altro motivo.

Questa esercitazione, che ha mobilitato più o meno un centinaio di persone facenti capo ai corpi del Bergrettungsdienst di San Candido e dell’Alta Pusteria nonché alla Croce bianca e ai corpi dei pompieri volontari di San Candido, Sesto e Moso, oltre all'elicottero Pelikan 2 dell'elisoccorso provinciale, ha avuto luogo domenica scorsa e ha interessato le due nuove cabinovie Tre Cime e Orto del Toro. Cabinovie che, partendo rispettivamente dalla stazione a valle della pista Signaue della Croda Rossa da una parte e dalla pista di discesa a valle da Monte Elmo sul versante di quella montagna, si riuniscono ai circa 2.092 metri di quota della località Orto del Toro - Stiergarten, che dà il nome all’impianto ed all'intero collegamento.

Con il personale volontario dei vari corpi dei vigili del fuoco impegnati nell'esercitazione a svolgere la parte degli sciatori bloccati nelle cabine, gli uomini del Bergrettungsdienst di San Candido hanno svolto invece quella dei soccorritori che sono stati chiamati a raggiungere le navicelle sia calandosi attraverso delle apposite carrucole lungo le funi portanti dell'impianto fino a raggiungere le cabine bloccate, sia raggiungendole con l'ausilio dell'elicottero Pelikan 2 che li ha portati fin sulla verticale della cabina, per poi calarli attraverso il verricello, fino all'interno delle navicelle.

Una volta raggiunte le persone da soccorrere, con un sistema di corde doppie queste sono state imbragate e, ad una ad una, calate fino al suolo. La buona riuscita dell'esercitazione, conclusasi solo nel pomeriggio di domenica, ha così praticamente chiuso anche le operazioni di collaudo dei due impianti, cui ora mancano solo gli ultimi ritocchi al maquillage esterno per essere pronti per quella stagione sciistica unita che in Alta Pusteria sognavano ormai da oltre vent’anni.

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