Settanta bebé: è Egna il comune con più nascite

In Municipio una piccola cerimonia saluta l’arrivo dei nuovi cittadini Il sindaco Pichler: «Da noi, nonostante la crisi, c’è un’elevata qualità della vita»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. In anni in cui anche le cicogne sono a rischio cassa integrazione, fa notizia il dato che arriva da Egna: nel 2012 sono nati 70 bambini, 61 figli di cittadini italiani e 9 di immigrati. L'Astat non ha ancora ultimato le elaborazioni ma Egna, con 5.028 abitanti, risulta essere il comune altoatesino che, in rapporto alla popolazione, ha avuto più nascite. Nei giorni scorsi il sindaco Horst Pichler ha invitato tutti i bimbi nati nel secondo semestre dell'anno assieme ai genitori in Municipio per un brindisi con la giunta. L'incontro è stato anche l'occasione per illustrare le agevolazioni fatte dall'amministrazione alle famiglie con bambini neonati, fra queste lo sconto sulla tariffa rifiuti e il parcheggio gratuito fino al compimento dell'anno del bambino. L'assessore Cristina Wegher ha ricordato ai genitori la possibilità di usufruire dell'asilo nido e di due Tagesmutter.

Nell'ultimo anno sono nati dunque 70 bimbi, quattro in più rispetto al 2011, si sono registrati 52 morti, di cui 23 maschi e 29 femmine. A fronte di 238 immigrati (111 maschi e 127 femmine), se ne sono andati da Egna in 180. Per la prima volta il Comune della Bassa Atesina ha superato i 5 mila abitanti. «Dalle cifre – dice soddisfatto Pichler – si deduce che la qualità della vita è buona. La gente vive qui, non solo e non tanto perché gli alloggi costano meno che a Bolzano, ma perché si sta bene. Si hanno tutti i vantaggi di stare in un paese e al tempo stesso in un attimo si è in città».

Egna dunque non corre il rischio “dormitorio”? «Assolutamente no. Siamo il centro servizi per tutta la Bassa Atesina. Ma al di là del discorso uffici, da noi c'è un'intensa vita sociale. Abbiamo molte associazioni e anche chi lavora altrove partecipa alla vita del paese. Molto attivo anche il Centro cultura giovani. Tre anni fa inoltre è nata “Egna Futura” che si dà da fare per vivacizzare con manifestazioni e iniziative di vario tipo la vita nel centro storico». Oltre al primato delle nascite, almeno fino a qualche anno fa Egna aveva anche quello della più bassa percentuale di disoccupati d'Italia: è ancora così? «Sinceramente non lo so, perché la crisi non risparmia nessuno, però le nostre aziende, ne abbiamo anche di grandi dimensioni, finora hanno retto. Questo mi fa ben sperare sulla possibilità di essere riusciti, nonostante tutto, a mantenere quel primato».

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