Settimana corta o lunga: nella scuola italiana decidono i consigli di istituto



BOLZANO. Inizio anticipato e fine posticipata dell'anno scolastico, settimana da cinque giorni per materne ed elementari, prolungabile a sei giorni per medie e superiori. Questo il succo dell'accordo di massima, non ancora definitivo, raggiunto in Giunta provinciale sul calendario scolastico. "Si tratta di un'intesa - ha commentato il presidente Luis Durnwalder - che garantisce sia l'autonomia scolastica che l'armonizzazione del calendario". Ampio spazio di scelta lasciato all'autonomia dei singoli istituti. In futuro, in Alto Adige, le lezioni inizieranno con una settimana di anticipo in settembre e, compatibilmente con gli esami, termineranno con una settimana di ritardo in giugno. "Su questo argomento tutti sono stati d'accordo - ha sottolineato Luis Durnwalder - perchè passando da 34 a 36 settimane di lezione c'è più tempo per gestire l'orario in maniera flessibile". Unità di vedute, per tutti i tre gruppi linguistici, sull'opportunità di fissare la settimana a 5 giorni per scuole materne ed elementari, compromesso più difficile per medie e superiori. "La base - ha spiegato il presidente della Giunta provinciale - sarà la settimana a 5 giorni, mentre decade la possibilità del sistema misto con l'alternanza dei sabati". In concreto, per le scuole di lingua tedesca via libera alla settimana corta nelle medie, mentre medie e superiori italiane, e superiori tedesche, avranno a disposizione un'opzione in più. "Se i tre quarti del consiglio d'istituto si esprimesse a favore della settimana lunga - ha illustrato Durnwalder - le lezioni potranno essere spalmate su 6 giorni anzichè su 5. Si tratta di una decisione non ancora definitiva, che i rispettivi assessori discuteranno nuovamente con le parti interessate, ma ritengo che una soluzione del genere possa garantire sia l'autonomia scolastica che l'armonizzazione del calendario". Sull'argomento interviene anche l'assessore provinciale alla scuola in lingua italiana Christian Tommasini, il quale sottolinea"l'importanza di salvaguardare, attraverso il meccanismo della maggioranza qualificata, l'autonomia decisionale di ogni singola scuola. Tutti gli istituti che attualmente optano per il sistema della settimana lunga con 6 giorni di lezione hanno operato una scelta consapevole - conclude Tommasini - e anche in futuro sarà garantita a tutte le scuole medie e superiori la possibilità di mantenere il modello organizzativo che docenti, alunni e genitori reputano più adeguato alle proprie esigenze".













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