Sfiducia, il centrodestra è ai ferri corti

Scambi di accuse sulla mozione tra Lega, Forza Italia e Alto Adige nel cuore: in gioco c’è la leadership



BOLZANO. Litigano sulla mozione, ma in realtà già pensano alle prossime elezioni, che siano le provinciali del 2018 o le elezioni comunali anticipate (le danno per scontate). C’è lo scontro sulla leadership del centrodestra sullo sfondo dell’alta tensione tra Lega, Forza Italia e Alto Adige nel cuore. Lega e Movimento 5 Stelle hanno presentato le due mozioni di sfiducia al sindaco Spagnolli che verranno discusse in consiglio comunale entro fine mese. Forza Italia, Alto Adige nel cuore e «Io sto con Bolzano» non hanno firmato la mozione. La voteranno? Veleni, accuse reciproche e sospetti. Carlo Vettori, capogruppo della Lega, accusa: «Ascolto e leggo parole troppo ambigue da parte di Forza Italia. Franco Murano fa la sfinge, Enrico Lillo dice che non dobbiamo tirarlo per la giacchetta. Decidano cosa vogliono fare da grandi. Se i Verdi scaricheranno Spagnolli, andranno in suo soccorso? La domanda vale sia per la mozione che in generale sulla maggioranza in Comune». Vettori conferma il cuore della sfida: «Ci accusano di voler prendere in mano il centrodestra, ma è il numero dei voti che indica questa strada. E noi vogliamo un centrodestra diverso, che dalla opposizione arrivi al governo, come a Laives. La Svp è logorata dall’attuale maggioranza. Se il centrodestra abbandonerà l’atteggiamento di chi grida “attenti ai tedeschi”, se presenta un buon candidato sindaco, ce la possiamo fare. È ora di tornare a votare. La cattiva legge elettorale è solo una scusa per galleggiare. Se la Svp la prossima volta andrà da sola al primo turno, sarà tutto aperto». Enrico Lillo, capogruppo in consiglio comunale degli eletti di Forza Italia e Alto Adige nel cuore, voterà o no la mozione contro Spagnolli? «Ma certo che la voteremo, se arriverà. Come esponenti dell’opposizione è nostra responsabilità farlo, anche se non mi convince. Se Spagnolli cadrà, il Comune sarà paralizzato perché senza nuova legge elettorale le nuove elezioni riproporrebbero la paralisi attuale. Se invece la mozione non passerà, avremo ricompattato la maggioranza contro “il pericolo della destra”», risponde Lillo. Quanto alla supremazia nel centrodestra, Lillo ha convocato per lunedì il direttivo di Forza Italia in cui presenterà una sua proposta di movimento territoriale: «Abbiamo iniziato a parlare con un po’ di persone. L’idea è arrivare bene alle prossime elezioni, compattare il più possibile il nostro mondo, recuperare persone di valore che si sono allontanate, come Massimo Berloffa, Vitantonio Gambetti e Giuseppe Bellomo. Parliamo con Unitalia, Alto Adige nel cuore, con Angelo Gennaccaro. Con la Lega è più difficile dialogare». Lillo annuncia che il gruppo voterà la mozione contro Spagnolli, ma Francesco Mafrici (Alto Adige nel cuore) frena: «Non so cosa voterò. Non vado a rimorchio della Lega». Anche Marco Galateo (Lega) sfida Forza Italia: «Se Spagnolli non avrà i Verdi con sé, Lillo e Murano cosa faranno?». Angelo Gennaccaro (Io sto con Bolzano) annuncia che il movimento, rappresentato in aula da Nicol Mastella, voterà la mozione: «Spagnolli non doveva ricandidarsi, dobbiamo tornare a votare. La verità è però che ci sentiamo a disagio anche con questa opposizione così litigiosa». (fr.g.)

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