Sforbiciata alle divise degli uscieri regionali

Kompatscher vara la spending review sulle uniformi: calze a carico del personale Sparisce anche la doppia dotazione estiva e invernale. Vecchi abiti in beneficenza



BOLZANO. I tagli alla spesa colpiscono le divise degli uscieri e degli autisti della Regione. Addio alle calze fornite dall’amministrazione. Gli uscieri le dovranno pagare di tasca propria. La Regione fornirà due paia di scarpe ogni due anni. Il presidente della giunta regionale Arno Kompatscher ha firmato il nuovo regolamento sulle «caratteristiche e la disciplina dell’uso del vestiario per il personale», pubblicato sul bollettino regionale dopo un passaggio in giunta. Il regolamento fissa il vestiario che la Regione fornisce al personale e le regole cui si dovranno attenere gli uscieri. In passato la Regione provvedeva generosamente al guardaroba di uscieri e autisti: c’era l’uniforme invernale e quella estiva e ciascuna di esse prevedeva due giacche e quattro paia di pantaloni. Si aggiungevano poi due maglioni, cinque camicie, una cintura e sette paia di calzini. Le donne avevano diritto a sedici paia di calze o di collant. Il taglio è stato operato anche sull'uniforme di gala. La nuova dotazione prevede una uniforme in lana così composta: due giacche e quattro paia di pantaloni (per il personale femminile quattro gonne o pantaloni). E inoltre, una giacca a vento, cinque camicie in cotone con maniche lunghe o corte e quattro cravatte. L’uniforme da cerimonia è composta da una giacca, un paio di pantaloni o gonna, un cappotto, una camicia e una cravatta, «qualora l’economo ne ravvisi la necessità». Questa la precedente uniforme da cerimonia: giacca, panciotto, paio di pantaloni o gonna, una camicia, una cravatta, un cappotto ed un paio di scarpe. Addio panciotto. La fattura del vestiario, precisa il regolamento, «è espressione delle specificità regionali». Sulla giacca verrà fissato il cartellino di riconoscimento con il nome del dipendente. I capi dovranno avere una durata di almeno due anni. L’acquisto sarà comunque oggetto di consultazione con i rappresentanti sindacali. Le scarpe dovranno essere nere. Le acquisterà il dipendente, con un contributo pubblico: «La Regione partecipa con un buono per due paia di scarpe, il cui importo verrà stabilito dall’ufficio economato in base al miglior prezzo risultante dal Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione di Consip. Il buono verrà erogato al dipendente, previa presentazione di apposita fattura dalla quale risulti l’oggetto esatto dell’acquisto». I capi ritenuti non più adeguati all’uso come divisa, ma ancora utilizzabili, verranno ceduti gratuitamente a organizzazioni di beneficienza. Il personale, viene precisato, ha l’obbligo di curare la pulizia e la conservazione del vestiario assegnatogli.

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