BOLZANO. Si è spento lunedì sera Mattia Fiori, il ragazzo bolzanino di 30 anni in coma vigile da quando ne aveva 23 a seguito dell'assunzione di un antibiotico per curare una cistite. Il giovane, ricoverato da tempo al Centro lungodegenti di Firmian, non si era mai ripreso del tutto, ma veniva seguito tutti i giorni con grande amore dal papà Renato e dalla sorella Francesca. E da molti amici.

I funerali di Mattia si terranno venerdì alle ore 14 nella chiesa di Regina Pacis. La storia di questo giovane aveva commosso la città: era in coma dal primo marzo del 2007. I genitori Renato e Dilva e la sorella Francesca hanno promosso nel corso degli anni una serie di iniziative per raccogliere fondi e sensibilizzare l'opinione pubblico sul dramma delle persone condannate a vivere in una sorta di limbo. Da sette anni era ospite del centro lungodegenti Firmian, struttura di cui era diventato il simbolo.  

Così il papà Renato pochi mesi fa ripercorreva il dramma di Mattia. «Ogni giorno, da sette anni, si ripete questa tragedia. Ricordo molto bene quel maledetto primo marzo del 2007. Mattia era solo in casa, ha preso un antibiotico e si è sentito male». Poi una serie di circostanze incredibili e sfortunate lo hanno trasformato in un vegetale. «La prima ambulanza è arrivata dopo 7 minuti. Era sul pavimento privo di sensi. Non poteva aprire. Si è perso tempo: la seconda ambulanza è arrivata dopo 23 minuti. Troppo tardi. Allora però mi domando, perché lo hanno rianimato ad ogni costo». A sette anni di distanza il padre ricorda come un incubo il giorno in cui lo hanno chiamato per dirgli che il suo bellissimo ragazzo era in rianimazione. Le speranze di salvarlo appese ad un filo.

«Gli hanno riconsegnato una sopravvivenza- ricordava il papà -, non una vita. Non abbiamo più alcuna speranza che torni lui. Egoisticamente è vita per me che mi alzo la mattina pensando a lui. Non per lui». Giornate da sette anni sempre con la stessa identica cadenza. Un dramma infinito che oggi si chiude con la morte di Mattia.

Alla famiglia, che nel corso degli anni ha organizzato diverse iniziative per Mattia, vanno le condoglianze di tutta la redazione dell'Alto Adige.

Centinaia i messaggi su facebook a Mattia e alla sua famiglia

LA STORIA DI MATTIA RACCONTATA DAL PAPA'