Bolzano. Niente cinema almeno fino al 3 aprile. C’è anche questo tra gli stop decisi dal governo, considerato che le sale cinematografiche sono un luogo di potenziale assembramento. Ieri i vigili urbani hanno provveduto a consegnare il decreto del presidente del consiglio alle sale cittadine. E la chiusura è scattata immediata, come per musei e biblioteche. E ciascuno ha provveduto a informare i propri clienti attraverso i social network: «Per via del decreto ministeriale il nostro cinema pertanto rimane chiuso».

«Speravamo di poter proseguire garantendo la regola dei due posti liberi tra una persona e l’altra», spiega Marlene Sebastiani del Cineplexx di via del Macello, «in sala c’era ormai poca gente anche a causa dei pochi nuovi film in uscita».

Ma la decisione di chiudere i cinema non è stata un fulmine a ciel sereno per gli esercenti: «Un po’ ce lo aspettavamo». «Nessuno aveva realmente paura del virus tra i nostri collaboratori che sono per lo più giovani, sappiamo che chi rischia di più sono altre fasce della popolazione come gli anziani », prosegue Sebastiani.

Resta il fatto che anche per le sale cinematografiche la chiusura forzata, dopo settimane di attività molto ridotta, avrà un inevitabile impatto economico. «Siamo parte di un grande gruppo austriaco ma per noi questo stop rappresenta una grandissima perdita, tra spese fisse e di personale che dobbiamo sostenere la situazione si fa riportare la gente al cinema non sarà facile e soprattutto a ridosso dell’estate, che tradizionalmente è un periodo di scarsa attività per noi». CH.BE.