Si finge avvocato del figlio e truffa una donna anziana

I carabinieri di Bressanone cercano l’uomo e un complice autori del raggiro Si sono fatti consegnare 2 mila euro dicendo di aiutare il ragazzo finito nei guai


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Si torna a parlare di truffe agli anziani. Un altro spiacevole episodio ha visto vittima mercoledì un’anziana signora di Bressanone. La donna ha ricevuto nel pomeriggio una telefonata da un uomo che si è qualificato come avvocato del figlio, raccontando di un incidente stradale nel quale questi sarebbe stato coinvolto e per il quale sarebbe stato condotto presso un comando dei Carabinieri poiché privo di assicurazione.

Dopo aver spaventato la donna, il malvivente le avrebbe riferito che bastavano poco più di 4000 euro per risolvere il problema. La donna ha subito tentato di contattare qualche familiare per farsi aiutare e, pochi istanti dopo aver chiuso la telefonata col finto avvocato, ha visto alla sua porta un giovane, complice dell’uomo al telefono, che si è reso disponibile, in nome e per conto del sedicente avvocato, per portare ai carabinieri tutto il denaro in contante che la donna avesse in casa.

Confusa, la donna ha consegnato al giovane quasi 2000 euro in contanti, venendo poi trattenuta nuovamente al telefono da un complice dei truffatori, che, questa volta fingendosi un carabiniere, rassicurava l’anziana circa la correttezza della procedura e le buone condizioni di salute del figlio.

I Carabinieri di Bressanone stanno già svolgendo mirati accertamenti per risalire all’identità dei truffatori e ribadiscono i consigli che sono stati inseriti nelle brochure divulgate qualche settimana fa: se qualche truffatore vuole farsi aprire la porta e introdursi in casa, ricorre ad ogni espediente e si presentan in vari modi. Spesso è una persona distinta, elegante e gentile. Talvolta si fa aiutare da un complice che nel frattempo trattiene al telefono la vittima. Si fingono funzionari delle Poste, di enti di beneficenza, dell'Inps, addetti delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, ecc, ma anche avvocati, appartenenti alle forze dell’ordine, amici di parenti o conoscenti. “È necessario prestare la massima attenzione - ricordano i carabinieri - ed è importante che figli o parenti di persone anziane, che magari non sono in grado di ricevere corrette informazioni o leggere le brochure distribuite, spieghino bene questi rischi ai propri congiunti, ricordando loro che possono in qualunque momento, in caso abbiano sospetti su quanto sta loro accadendo, chiamare il 112 e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. I militari che rispondono al 112 sono in grado di fornire le rassicurazioni del caso”.













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