Si licenziano per vivere in camper e fare i contadini

La coppia bolzanina lavorerà in campagna per una Onlus. «Troppo stress e troppa tecnologia, vogliamo un’altra vita» - IL VIDEO


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Lui, Marco Corradin, 30 anni, un anno fa ha deciso di mollare il lavoro in una società che opera nel settore della telefonia: «Guadagnavo bene, quello che facevo mi piaceva, ma non ne potevo più di passare i giorni dietro la scrivania, attaccato ad un computer. Mi hanno detto tutti che ero pazzo e in effetti il giorno dopo aver dato le dimissioni, mi sono pentito. Ma la paura è durata poco, oggi sono convinto che sia stata la scelta giusta. Nel giro di poche settimane comincerò una nuova vita». Lei, Alessia Boniolo, 23 anni, si prepara a fare altrettanto: «A metà giugno, terminata la campagna fiscale per la Cisl, mollo tutto e si parte». La meta non è ancora certa, ma l'obiettivo di questi due giovani bolzanini è chiarissimo: andare a lavorare in campagna, imparare a fare i contadini, accontentarsi di meno e magari un giorno avere un pezzo di terra proprio con cui vivere. Non è detto che ce la facciano: potrebbero scoprire che la vita nei campi è meno romantica di quanto si possa immaginare, ma hanno voglia di rischiare. Fanno bene, perché è questa l’età giusta per inseguire i sogni.

«Il nostro – assicura Boniolo - non è un colpo di testa, ma una scelta alla quale ci stiamo preparando da tempo, mettendo da parte un po' di soldi. A spingerci a lasciare le certezze di giornate fatte di ufficio, puntata serale al bar e poi di nuovo a casa, per ricominciare il giorno dopo con ritmi sempre più veloci, è la voglia di andare più lenti, lasciandosi alle spalle lo stress di una vita dove il superfluo sembra sia indispensabile. Siamo convinti di poter vivere - e meglio - anche senza televisore, ultimo modello di cellulare o Ipad».

La ricerca di dove andare è cominciata molti mesi fa: Alessia ha scandagliato vari siti, esaminando le diverse possibilità in giro per il mondo e arrivando alla conclusione che è meglio fare un passo alla volta, quindi si gira pagina, ma restando, almeno all’inizio, in Italia.

È così che la coppia bolzanina ha deciso di associarsi al «Wwoof», un movimento presente a livello mondiale da 30 anni, in Italia da 15. Il World-wide opportunities on organic farms è un'organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi voglia, viaggiando, offrire il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio.

«Ci insegnano - spiega Alessia - a lavorare la terra, ad allevare animali, a diventare autosufficienti. In Italia sono 550 le aziende - fattorie, agriturismi, ecovillaggi - che aderiscono al progetto. La sede principale della Wwoof è in Toscana». La coppia partirà in camper. «Oltre allo stretto indispensabile - dice Marco - porterò con me l’Ipod, a tutto il resto posso rinunciare». Alessia invece ha già messo in valigia carta e penna: «Mi serviranno per concludere il libro che sto scrivendo».

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