sicurezza»dal talvera a piazza stazione

BOLZANO. Sono tornati sotto Ponte Virgolo. Non hanno un posto dove andare. E anche se la loro “casa” fatta di cartoni e materassi vecchi è stata spazzata via dalle ruspe, loro ci sono tornati. Dopo...



BOLZANO. Sono tornati sotto Ponte Virgolo. Non hanno un posto dove andare. E anche se la loro “casa” fatta di cartoni e materassi vecchi è stata spazzata via dalle ruspe, loro ci sono tornati. Dopo solo 24 ore, alcuni degli extracomunitari allontanati da carabinieri e vigili urbani sono di nuovo sotto il Ponte Virgolo. Complessivamente, erano in 23 quando sono arrivate le forze dell’ordine. Si tratta di senegalesi, nigeriani. Diversi erano arrivati a Bolzano nel 2011, durante l’emergenza Nord Africa. Erano stati accolti nel centro profughi di via Macello. L’anno scorso, nel maggio del 2013, avevano lasciato l’ex caserma Gorio. C’è chi aveva trovato un lavoro e poteva permettersi di pagare l’affitto, chi invece aveva preferito raggiungere i parenti in Germania o Gran Bretagna e chi si trovava nella Casa del giovane. Di sicuro nessuno era stato abbandonato al proprio destino senza un tetto sopra la testa.

Cosa sia successo in un anno questo nessuno lo sa. Qualcuno ammette di aver perso il posto di lavoro e di non aver avuto altra scelta che dormire sotto i ponti. Dalla documentazione della questura risulta che tutte e ventitre persone hanno i documenti in regola e che quindi possono rimanere sul territorio italiano. E anche se sono tornati sotto Ponte Virgolo presto dovranno di nuovo andarsene per via dei lavoro di bonifica degli argini dell’Isarco. Probabilmente, andranno a vivere sotto un altro ponte. E se verranno spostati da lì, se ne cercheranno un altro ancora.

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