Sicurezza, i commercianti di Bolzano: «Sì alle telecamere»

Favorevoli all'installazione in Centro: «Un deterrente contro i vandalismi»


Mario Bertoldi


BOLZANO. La proposta del questore Dario Rotondi di installare una ventina di telecamere per videosorvegliare i punti più a rischio della città raccoglie il consenso della maggioranza degli operatori commerciali. Anche se qualcuno preferirebbe una presenza più massiccia di polizia e carabinieri. Il più convinto assertore della svolta proposta dal questore è Richard Franchi, storico commerciante del centro storico che più di altri conosce nel dettaglio i problemi di sicurezza, piccoli e grandi, con cui la categoria è costretta da tempo a fare i conti. «Sono perfettamente d'accordo con il questore - dice - secondo me sotto questo profilo siamo già in ritardo da troppo tempo. La questione è vecchia di almeno 15 anni. Mi ricordo che si era già parlato della necessità di prevedere un controllo elettronico di alcuni punti a rischio della città ancora al tempo di Elmar Pichler Rolle vicesindaco».

Da allora il dibattito politico ha sempre portato a non affrontare una volta per tutte il problema del vandalismo notturno e della microcriminalità. Secondo il noto commerciante l'installazione di telecamere non pone alcun problema di privacy violata. «Chi si comporta bene non ha nulla da temere» afferma Franchi che ricorda anche come alcune famiglie domiciliate in centro siano state costrette a trasferirsi in altri rioni della città perchè nessuno riusciva a dormire a seguito degli schiammazzi (accompagnati da veri e proprie azioni vandaliche) nelle notti antecedenti giornate festive. «Qui bisogna prendere provvedimenti seri - conclude Franchi - abbiamo aspettato anche troppo».

Di posizione diametralmente opposta Mirco Benetello, segretario di categoria di Confesercenti, secondo il quale un più assiduo pattugliamento dei vari rioni della città da parte delle forze dell'ordine sarebbe sicuramente più efficace. «La presenza di una divisa è un disincentivo straordinario per i maleintenzionati e nel contempo incute sicurezza e serenità ai commercianti» spiega. Più poliziotti e più carabinieri in tutti i rioni della città, dunque. E' questa secondo Benetello la ricetta giusta per combattere la microcriminalità lasciando perdere la proposta di installare le telecamere di sorveglianza. «Non sono contrario all'ipotesi telecamere - dice Peter Perez, responsabile della sezione Bolzano dell'Unione commercio - effettivamente in altre città ove sono state installate sembra sia stato raggiunto un più alto livello di prevenzione e sicurezza. Penso però che con le telecamere non si arrivi alla soluzione ma che i problemi vengano semplicemente spostati in altre zone della città. E non si potrà avere telecamere ovunque...»

Francesco D'Onofrio, gestore dell'Hotel Città di piazza Walther, considera la proposta sicuramente positiva. «Se lo propone il questore vuol dire che sono da aiuto per le forze dell'ordine e io sono d'accordo» dice. Sostanzialmente favorevole anche Rainer Steger, presidente del quartiere Centro. «Direi che opportuno provare. Magari iniziamo con un numero limitato di postazioni e vediamo gli effetti prodotti».

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