Sigaretta elettronica ammessa anche in bar e ristoranti

Durnwalder: «Sarà vietata solo nelle zone scolastiche». La Provincia non impugnerà la legge statale Cappello: «L’Asl discuterà a breve anche del divieto di fumare negli spazi esterni dell’ospedale»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Sulla sigaretta elettronica, nonostante l’appello di molti medici e comuni cittadini, la Provincia ha deciso di non sfidare lo Stato e di imporre il divieto solo nelle aree scolastiche. D’ora in poi si potrà fumare, dunque, l’e-cig anche in bar e ristoranti. La giunta ha effettuato tutti gli approfondimenti legali del caso e verificato che la normativa nazionale dovrà essere applicata anche in sede locale e che sono praticamente nulle le speranze di successo in caso di impugnazione. La protesta era nata in quanto la legge statale consente l'uso delle sigarette elettroniche anche negli spazi pubblici, ad eccezione delle aree scolastiche, riducendo notevolmente le cosiddette «zone di protezione». Se non è percorribile la strada del ricorso, ha però osservato il presidente Durnwalder, «nulla vieta al nuovo Consiglio provinciale di approvare una normativa in materia più restrittiva di quella nazionale, come del resto già avviene oggi per il consumo delle normali sigarette e del tabacco». A margine della conferenza stampa il presidente dell’esecutivo ha sottolineato di non essere comunque infastidito da coloro che utilizzano, anche in pubblico, la sigaretta elettronica. Non è mancata neppure una battuta per qualche collega assessore, che durante le sedute, fuma anche sigarette tradizionali.

Sull’argomento c’è da registrare la presa di posizione di Marco Cappello, direttore amministrativo dell’Asl unica: «Ne prendiamo atto e attenderemo ovviamente i prossimi passi di giunta e consiglio provinciale. In ogni caso la tematica appare piuttosto urgente e l'ho già inserita all’ordine del giorno della prossima seduta mensile con i coordinatori amministrativi, perchè le proteste sono continue e pressanti. In quell'occasione discuteremo anche dell’eventuale divieto di fumare le sigarette tradizionali negli spazi esterni ma subito antistanti agli ospedali, che la legge demanda ai direttori sanitari degli stessi e che pertanto può stabilire l'Azienda stessa».

Il Governo, sulle sigarette elettroniche, ha preso questa decisione, nelle scorse settimane, solamente pochi giorni dopo le dichiarazioni del noto oncologo Umberto Veronesi, che aveva difeso l’e-cig dicendo che non fa male alla salute e che, per i fumatori che passano alla sigaretta elettronica, i vantaggi sono "enormi". Veronesi aveva anche accusato il Governo di boicottare la sigaretta elettronica aumentando la tassazione per fare cassa, dimenticando però i costi altissimi provocati dal tabacco in termini di vite umane e di spesa sanitaria. Una presa di posizione che sembra aver convinto anche la Provincia di Bolzano. Alla nuova giunta resta comunque la possibilità di adottare, anche a breve, eventuali misure restrittive.

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