Sindaci sulle barricate: «Basta tagli»

Seduta tesa del Consorzio dei Comuni sulle manovre della Provincia sull’Imi: «Il mancato gettito va rimborsato»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Sindaci in stato di allerta sui finanziamenti del 2016. È stata tesa la seduta di venerdì del Consorzio dei Comuni. Provincia e Comuni iniziano a ragionare sul bilancio dell’anno prossimo e c’è preoccupazione tra i sindaci per l’intenzione annunciata dal presidente provinciale Arno Kompatscher di varare una ulteriore riduzione delle tasse. Non tanto per il taglio delle tasse, ovviamente, quanto per le conseguenze che una manovra sull’Imi potrebbe avere sulle casse comunali. E così i sindaci mettono le mani avanti e si fanno sentire: se taglio dell’Imi sarà, la Provincia compensi la perdita di gettito dei Comuni. Tra le misure allo studio di Palazzo Widmann c’è inoltre un allargamento da 20 mila a 25 mila euro del reddito esente dalla addizionale Irpef regionale. Una misura che verrebbe a costare alla Provincia intorno a 6 milioni. Questa operazione non toccherebbe i Comuni, che sono eventualmente titolari della addizionale comunale dell’Irpef (applicata «solo» da quindici Comuni in Alto Adige).

Riduzione dell’Imi. I timori su cui hanno discusso i sindaci al Consorzio venerdì riguardano l’Imi. L’attuale imposta, fissata con legge provinciale, prevede l’esenzione per la prima casa, ma non indiscriminata. I parametri, tra cui il numero dei locali, escludono di fatto gli alloggi di fascia elevata. La Provincia potrebbe varare l’esenzione «tombale» della prima casa e altre detrazioni per agevolare le categorie economiche

«Ci verrà rimborsato il mancato gettito?», si chiedono i Comuni. Tra Stato, Provincia e Comuni la materia delle rispettive compensazioni è fonte di infinite controversie. Attualmente la Provincia, attraverso la finanza locale, riconosce ai Comuni circa 40 milioni di compensazioni per mancato gettito dell’Imi legato alle detrazioni stabilite dalla Provincia stessa. «La preoccupazione è generale», conferma l’assessore Luigi Gallo, presente alla seduta, «Il timore è che vengano ridotte le tasse, operazione che giova all’immagine del suo promotore, e che questa misura si ripercuota su chi eroga servizi, i Comuni». Così anche il sindaco Luigi Spagnolli: «È una preoccupazione permanente che riguarda tutti i rapporti economici tra Provincia e Comuni».

Nuove finanze, nuovi poteri. La discussione di venerdì riguardava il bilancio del 2016, ma sindaci e Provincia sono nel pieno delle trattative sulla riforma dei poteri dei Comuni. «Sfrutteremo il mese di agosto per incontri fitti sui tre cardini della riforma», anticipa l’assessore provinciale Arnold Schuler , «I gruppi di lavoro stanno lavorando da un anno e siamo a buon punto. Tre i dossier aperti: le nuove competenze che verranno trasferite dalla Provincia ai Comuni, i criteri di finanziamento e le collaborazioni tra Comuni stessi. L’obiettivo è arrivare ad avere per metà settembre una bozza di disegno di legge». Bolzano partecipa a questa fase cruciale di trattative sul ruolo dei Comuni con un sindaco e una giunta privi di maggioranza e dal futuro incerto. Ma è tutto il Consiglio dei Comuni che si trova in una fase anomala.

Il parlamentino dei sindaci. Le elezioni comunali di maggio hanno comportato un notevole ricambio di sindaci, ma il Consorzio dei Comuni, con il suo Cda, opera ancora nella composizione pre-elezioni, con alcuni ex sindaci. A metà settembre sono previste le elezioni del Consiglio dei Comuni. Per la presidenza è probabile la ricandidatura di Andreas Schatzer, sindaco di Varna.

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