Slot nei bar, ci sono ancora Impazzano i totem illeciti

Nonostante le rassicurazioni del vicesindaco le macchinette non sono sparite Ancora pendenti al Tar 14 ricorsi. Intanto, in venti locali arriva il gioco illegale


di Davide Pasquali


BOLZANO. C’è un bar in viale Europa. Cambiamonete più slot accanto al bancone. Ieri pomeriggio tutto accesso, tutto in servizio. I residenti lo hanno segnalato più volte al Comune, che pare ancora non si sia mosso. E c’è un bar in via Galvani, dove ieri pomeriggio le slot accese non erano una ma addirittura tre. Ieri mattina nello stesso bar c’è stato un controllo della municipale, ma le slot nel pomeriggio erano ancora ben accese. I casi in città non mancano. A segnalarli sono anche i nostri lettori, con tanto di immagini allegate. Sono almeno una decina, i bar ancora in difetto. Cui c’è da aggiungere almeno un’altra ventina di locali pubblici bolzanini dove si sono installati i cosiddetti totem: con i quali - accedendo a siti internet stranieri, difficilmente rintracciabili dalle forze dell’ordine grazie a mirabolanti triangolazioni fra vari indirizzi web - si possono giocare cifre ingenti. Non monetine, bensì banconote. E le vincite, come gli incassi, sfuggono completamente all’erario. Tutto in nero.

La realtà, insomma, è forse un poco più complessa di come viene descritta dall’assessore comunale Klaus Ladinser, strenuo e accanito difensore della legge sui luoghi sensibili.

Intanto, c’è da contare che dinanzi al Tar giacciono almeno quattordici ricorsi, per nessuno dei quali si è discusso nel merito. Nel frattempo, il governo, assetato di denaro, starebbe per emanare le direttive sui luoghi sensibili. Diverse da quelle provinciali, cui però Bolzano, volente o nolente, dovrà adeguarsi.

E intanto, le slot rimangono negli intoccabili tabacchini. Ladinser minaccia di intervenire anche lì, ma al momento attuale pare inattuabile. I tabacchini dispongono di autorizzazioni rilasciate direttamente dai Monopoli di Stato. Nulla può in questo caso la Provincia, figurarsi il Comune. Come cartina di tornasole, c’è lo straordinario moltiplicarsi di macchinette proprio nei tabacchini. E - come trapela dagli ambienti del gioco d’azzardo, degli avvocati e degli immobiliaristi - mentre il valore dei bar cala, cresce quello dei tabacchini. Prima un certo tabacchino valeva 300 mila euro? Adesso, con tante slot, ne vale 500 mila. E più di qualcuno ci sta investendo.

Last but nor least, rimangono le sale Lottomatica, dove stanno letteralmente impazzando le scommesse virtuali: puntate ogni 5 minuti su corse di cavalli, di cani, gare di sci, partite di tennis. Tutto virtuale, ma con tanto di telecronaca, vincitori, puntate, scommesse e vincite. In tutti questi locali, come nelle sale giochi, c’è pure il bar. I bar normali hanno eliminato le slot, le sale giochi possono tenere il bar.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità