Soldi a Bolzano, arriva il «sì» di Schatzer

Ieri l’apertura del presidente del Consorzio dei Comuni: «Il capoluogo offre servizi che poi usiamo tutti quanti»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Non siamo arrivati ancora alla soluzione definitiva del problema e pertanto per Bolzano è presto per fare festa ma sicuramente ieri, al primo tavolo del Consorzio dei Comuni sotto la direzione del nuovo presidente Andreas Schatzer, è stato fatto un altro importante passo avanti per tutelare le ragioni del capoluogo.

Una prima apertura, significativa, c’era già stata in mattinata da parte del sindaco di Varna, sbilanciatosi in modo piuttosto chiaro e netto: «Stiamo cercando di analizzare, passo per passo, lo studio elaborato dall’Eurac, che dovrebbe consentirci di arrivare alla quadratura del cerchio in un lasso di tempo ragionevolmente breve. Ma le premesse sono abbastanza chiare».

Ci spieghi allora. Bolzano ha ragione di lamentarsi perché si fa carico di oneri sovracomunali dei quali, negli ultimi due anni, non si è tenuto conto nella ripartizione dei fondi della finanza locale? «Sì, e questo vale per diversi settori e non solo per Bolzano. Il capoluogo offre servizi di interesse sovracomunale nei settori della sanità, del sociale ma anche per quanto attiene la scuola, il teatro o gli uffici giudiziari. Questo è chiaro a tutti. E a Bolzano, Merano e Bressanone questo carico maggiore, anche a beneficio di chi risiede in decine di piccoli comuni, non è stato riconosciuto. O almeno non abbastanza».

La premessa è rassicurante, ma prima di passare alla fase operativa vera e propria ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. «Anche ieri - prosegue Schatzer - abbiamo lavorato all’individuazione di diversi presupposti che dobbiamo cercare di introdurre nell’attuale sistema».

Lo step successivo sarà quello di non far pagare dazio ai Comuni più piccoli. «Ed è su questo che stiamo lavorando. Le verifiche, sistematiche, fatte dall’Eurac ci stanno aiutando ad arrivare al dunque».

Il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, presente all’incontro di ieri, sta cercando - per quanto possibile - di accelerare l’iter. «Entro aprile contiamo di far approvare il nuovo modello dall’assemblea dei Comuni. Non mi illudo sia facile ma questa apertura di Schatzer mi sembra vada nella giusta direzione. È bene sottolineare che, almeno per ora, non siamo entrati nel dettaglio a livello di finanziamenti».

Lo stesso Schatzer è stato protagonista di una virata importante, perché solamente qualche mese fa era piuttosto scettico sul riconoscimento del ruolo del capoluogo. Spagnolli, in realtà, è più ambizioso ancora. «Il nostro obiettivo - conclude il sindaco di Bolzano - deve essere quello di sganciarci dal sistema della finanza locale. Vogliamo poter trattare direttamente con la Provincia. Serve un altro canale».

Bolzano, questa è la sintesi, non può continuare a pescare dallo stesso “pentolone” da cui attingono Gais, Terento o Naz-Sciaves.

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