Soldi a Schael, la Provincia scarica sull’Asl 

Se la Corte dei conti dovesse riscontrare un danno erariale presenterà il conto finale all’Azienda



BOLZANO. Alla fine l’Asl resta col cerino in mano. La Provincia ha scelto la rescissione consensuale del contratto con Schael e passato la patata bollente all’Asl che ha pagato l’indennizzo da 184.883 euro. Ed adesso la Corte dei conti - se dovesse riscontrare un danno erariale - chiederà ragione a quest’ultima. La vicenda Schael si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. Dopo l’esposto del consigliere provinciale Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), la Procura della Corte dei conti ha infatti deciso di aprire un fascicolo sulla “liquidazione” di 184.883 euro pagata all’ex direttore dell’Asl Thomas Schael, per la risoluzione consensuale del contratto con quasi due anni di anticipo". La scadenza era fissata il 14 giugno 2020; il manager germanico se n’è invece andato il 10 agosto. Lo stipendio annuo di Schael si aggirava intorno ai 225 mila euro l’anno e si era poi trovato l’accordo su un indennizzo di 184.883. «Noi avevamo chiesto - spiega Knoll - di bloccare il pagamento, in quanto la fine del rapporto non è da imputare alla Provincia e quindi non si vede per quale motivo si debba spendere denaro pubblico. Inoltre il contratto del manager non prevedeva un indennizzo in caso di risoluzione anticipata». Nella trattativa tra Schael e la Provincia si è applicato quanto previsto dal contratto collettivo. «Il contratto per i nostri dirigenti stabilisce - ha detto più volte il presidente Arno Kompatscher - in caso di rescissione anticipata, uno stipendio di 8 mensilità. All’inizio gli abbiamo offerto 145 mila euro. Ma ci è stato detto che non bastavano. Abbiamo quindi “virato” sulla commissione conciliativa, perché Schael intendeva aggiungere “ulteriori spese”. La commissione ha rifatto i conti, proposto 184.883 euro, e le parti hanno accettato la buonuscita». La Provincia ha poi approvato la delibera e la somma è stata liquidata dall’Asl. Ed è a questo punto che si apre un’ulteriore parentesi. La magistratura contabile si potrebbe infatti domandare a che titolo l’Asl abbia versato l’indennizzo visto che il contratto era stato sottoscritto da Kompatscher e da Schael. E la circostanza che l'Asl sia finanziata dalla Provincia non assume alcuna importanza, perché si tratta di due enti giuridici autonomi e con distinta contabilità. Possibile dunque che i magistrati chiedano alla direzione amministrativa dell'Asl (o meglio all'attuale reggenza) - senza l’ok della quale non può essere effettuato questo tipo di pagamento - se ha valutato che a Schael avrebbe potuto essere pagato solo il regolare stipendio, se avesse continuato a lavorare come direttore, ma probabilmente non una così rilevante "buonuscita", dovuta ad una decisione unilaterale della Provincia. E la Corte dei conti potrebbe anche non gradire che l’Asl paghi per un anno due direttori generali. Non resta che attendere gli sviluppi dell'inchiesta.













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