Solland, da oggi sciopero Bloccata la produzione

Stop al caricamento di triclorosilano (Tcs) con conseguenze per la SunEdison Lavoratori e sindacati: a tutt’oggi non è stato versato nulla di quanto concordato


di Ezio Danieli


MERANO. Gli operai della Solland Silicon, meglio la quarantina comandati che lavorano al caricamento del Tcs (triclorosilano), sono in sciopero da oggi, lunedì 1° febbraio. Si asterranno dal lavoro fino a quando tutti i dipendenti non riceveranno gli stipendi arretrati, sono 4 mesi complessivamente, compresa la tredicesima e tutte le spettanze loro dovute.

Lo sciopero, che rischia di avere pesanti conseguenze anche per la SunEdison, è stato proclamato nella serata di sabato dalla Rsu d'accordo con i sindacati provinciali. La stessa Rsu ha diffuso una nota in cui annuncia l'astensione dal lavoro che scatterà nella mattinata odierna e che sarà ad oltranza, fino a quando i dipendenti della Solland Silicon non riceveranno gli stipendi "come era stato concordato, con il verbale d'accordo sottoscritto il 21 dicembre scorso presso il ministero dello Sviluppo economico".

La firma era di Massimo Pugliese, titolare della Sollland Silico, che aveva promesso di saldare quanto dovuto ai dipendenti. Finora non ha provveduto. I lavoratori - che hanno issato nuovi manifesti contro l'imprenditore irpino, uno dei quali sul muro ad una notevole altezza, all'ingresso della fabbrica - non ce la fanno proprio più a sopportare la situazione che va via via peggiorando. La decisione di scioperare - con il blocco del caricamento del Tcs per l'elettronica - è la prima azione di protesta per una situazione "che perdurando rischia di mettere a grosso rischio anche il futuro della fabbrica e della sua possibilità di riprendere la produzione", si legge nel comunicato diffuso dalla Rsu aziendale. Permane il picchetto davanti all'ingresso dello stabilimento per impedire l'accesso allo stesso ai funzionari della Solland Silicon ed in particolare a Marco Arcese, il braccio destro di Pugliese. L'imprenditore irpino, che starebbe ancora trattando con un cinese interessato ad una partnership per entrare in Solland Silicon, nella giornata di giovedì ha avuto un incontro con l'assessore Martha Stocher e con i funzionari dell'ufficio lavoro della Provincia: ha detto di confidare nell'esito della trattativa con l'imprenditore cinese: se questa accordo dovesse essere raggiunto, Pugliese avrebbe manifestato la possibilità di pagare i dipendenti della Solland Silicon per la quale avrebbe prospettato anche un piano di rilancio.

L'assessore Stocher ha convocato i sindacati e la Rsu per un incontro - avrà luogo nel pomeriggo di domani nel suo ufficio a Bolzano - per riferire sulle promesse che le ha fatto Pugliese e sulla prospettive per la Solland Silicon. I sindacati ed i dipendenti restano perplessi sulla procedura adottata da Pugliese per illustrare quelle che appaiono, al solito, le sue promesse. In particolare la Rsu è stata categorica nella reazione: come s'è detto ha proclamato immediatamente lo sciopero del caricamento del Tcs che sarà a tempo indeterminato o almeno fino a quando non sarà pagato tutto ciò che gli operai stanno aspettando da parecchi mesi, nonostante le promesse e gli impegni ,messi fra l'altro per iscritto, dal Massimo Pugliese. Che ora deve solo sperare nell'accordo con l'imprenditore cinese (ma esiste veramente?) per avere la liquidità necessaria per pagare i dipendenti.

Intanto il blocco del caricamento del Tcs rischia di creare pesanti conseguenze anche alla SunEdison che non potrà disporre del silicio per l'elettronica di cui ha bisogno per le sue esigenze di mercato. A Sinigo la situazione è destinata, ulteriormente, a peggiorare.













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