Solland, nuove scintille fra Rösch e i sindacati

Il sindaco: «Meglio bonificare e trasformare l’area in una zona artigianale» Cgil, Cisl e Uil: «Affermazioni gravi». Venerdì protesta davanti al municipio


di Ezio Danieli


MERANO. «Piuttosto che la Solland Silicon finisca nelle mani di un altro imprenditore simile a Pugliese, meglio trasformare quella vasta area in una nuova zona artigianale»: lo ha detto il sindaco Paul Rösch in una recente intervista televisiva. Ieri il primo cittadino l'ha confermato al nostro giornale puntualizzando che è la sua posizione di sempre. «Non possiamo rischiare che la Solland - (messa all'asta di recente, ndr) possa fare la stessa fine di quella dell'epoca Pugliese. Per questo ripeto: meglio sarebbe che l'area occupata dall'azienda sia trasformata in zona artigianale. Il problema del terreno da bonificare lo si può risolvere tranquillamente: vi sono ditte che eseguono l'intervento in modo assolutamente meno caro rispetto a quanto è stato detto. Io, come guida di giunta verde, penso che questa soluzione sia auspicabile». Le parole del sindaco, pronunciate assieme a Hans Pircher dell'Hgv, hanno fatto scattare la reazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per venerdì mattina davanti alla sede municipale un sit-in di protesta contro le dichiarazioni di Rösch. «Sono affermazioni gravi - hanno detto Stefano Schwarze, Maurizio Albrigo e Alfred Delmonego - che vanno contro e ostacolano il lavoro dei curatori fallimentari e di noi sindacati. Ma come fa il sindaco a sminuire il lavoro di bonifica dell'area di Sinigo?». I sindacati lanciano un appello a tutti ad essere presenti al sit-in.

Le parole del sindaco Rösch, in merito alla dichiarazione di fallimento della Solland Silicon («Dobbiamo sfruttare l'occasione per azzerare la situazione e ripartire con un nuovo progetto più in linea con lo stile di Merano città turistica e di cura»), avevano già sollevato un mare di critiche. Dopo l'intervento su Facebook di diversi operai, da registrare la presa di posizione dei sindacalisti che avevano definito “irresponsabili le parole del sindaco”. «Rispettiamo le sue idee ma non possiamo condividerle - avevano aggiunto - Non si può eliminare un'eccellenza del settore industriale altoatesino come non si può cancellare lo sforzo che hanno fatto per anni i lavoratori per rilanciare la Solland che ora è in difficoltà a causa delle scelte di un imprenditore. Il sindaco, non nuovo a questo genere di dichiarazioni a proposito della fabbrica di Sinigo, vuole la sua chiusura. E che fa, pagherà con i soldi suoi la bonifica necessaria? Ha perso, Rösch, un’occasione per star zitto proprio nel momento in cui i curatori fallimentari stanno cercando di vendere la fabbrica». Reazioni negative anche sul fronte politico. Alto Adige nel cuore era stato critico nei confronti del sindaco di Merano e in un comunicato aveva scritto: « Le dichiarazioni del sindaco di Merano sono frutto di un ambientalismo sommario e di facciata e non tengono conto della realtà meranese che ha sempre potuto contare sui livelli occupazionali garantiti a tutto il Burgraviato dalla fabbrica di Sinigo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità