Solland Silicon, allarme per una perdita d’idrogeno

I sindacati criticano Pugliese: carente la manutenzione, episodio molto grave Pronto intervento della squadra di sicurezza interna alla fabbrica di Sinigo


di Ezio Danieli


MERANO. Improvvisa perdita di idrogeno alla Solland Silicon di Sinigo. Venerdì alle 16.10, probabilmente a causa di una falla in una tubatura, una quantità di idrogeno è fuoruscita. È stato un momento di panico, sarebbe stata sufficiente una scintilla per provare un'esplosione dagli esiti imprevedibili con conseguenze drammatiche.

Fortunatamente la squadra addetta alla sicurezza è intervenuta rapidamente riparando il guasto e bloccando la fuoruscita di idrogeno. Tutto bene dunque, ma grande fortuna. L'allarme, lanciato dalla squadra di sicurezza, ha scosso i tanti operai che lavorano alla Solland Silicon e che da mesi sono in rotta con il titolare Massimo Pugliese.

Nella giornata di sabato è stato affisso all'esterno della fabbrica un nuovo manifesto più che mai eloquente: "27-05-2016 Ore 16.10. La tragedia è stata sfiorata. No money=no security. Ora basta!"

Immediata la reazione sindacale: Duro il commento di Maurizio Albrigo della Cisl: «L’episodio è molto grave ed è legato alla mancata manutenzione da parte della proprietà. È il momento che la Provincia e il Commissariato di Governo si interessino a questa situazione. Venerdì si è rischiato più del dovuto. Solo grazie gli operai della sicurezza si è evitato il peggio. Non va dimenticato che questi operai, altamente specializzati, continuano a prestare la loro opera in condizioni precarie, senza il materiale necessario a garantire la sicurezza. Tra l'altro sono fra quelli che devono ancora ricevere da Pugliese ciò che era stato loro garantito».

Domani è in programma un sopralluogo dei tecnici della Provincia proprio alla Solland Silicon: dovranno verificare il perché s'è verificata la fuga di idrogeno e soprattutto fare il punto sulla sicurezza alla luce delle perplessità manifestate da tempo dai sindacati che accusano da tempo Massimo Pugliese di non fare ciò che è urgente e soprattutto prioritario. La situazione in fabbrica resta pesante. Oltre alla tenda presidio, all'ingresso, resta confermato lo sciopero al Tcs almeno fino a quando Pugliese non pagherà quanto ancora spetta agli operai.

Le organizzazioni sindacali, la Rsu e tutte le maestranze hanno preso posizione a fronte della mancata corresponsione delle competenze relative ai mesi di gennaio, di aprile, del mancato pagamento del saldo del mese di febbraio, oltre al mancato versamento ai fondi pensione e ai fondi sanitari delle relative quote già trattenute in busta paga. Per questo motivo hanno deciso di diffidare «l'Azienda a versare le dovute spettanze, gli interessi di legge entro e non oltre il giorno 31 maggio. Ove l'Azienda non dovesse rispettare i tempi sopraesposti, relativi al pagamento delle spettanze alle maestranze interessate, si avvieranno tutte le procedure legali / giudiziarie del caso, nonché ulteriori iniziative di mobilitazione».

Procede intanto l'azione per l'impugnazione : per il giorno 6 giugno è previsto un incontro con l'avvocato Mauro De Pascalis. I sindacati stanno raccogliendo la documentazione necessaria. Pugliese, che pare essere tornato dalla Cina, continua a non dire sulla sulla trattativa avviata con i cinesi. Nessuna risposta intanto, dal ministero allo sviluppo sociale alla richiesta sindacale di un incontro chiarificatore sul futuro,sempre ad altissimo rischio, della Solland Silicon.

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