MERANO. Un margine, sottilissimo, ancora c'è. Ma l'impressione - di ministero, Provincia e sindacati - è che l'avventura della Solland Silicon, nel reparto policristallo di Sinigo, sia finita o quantomeno stia vivendo le ultime battute. C'è ancora un margine - legato alla trattativa con la SunEdison dalla quale la Solland Silicon aveva acquistato nel dicembre scorso il reparto policristallo - che verrà verificato nel prossimo incontro, sempre a Roma, convocato dal ministero dello Sviluppo economico. Al Mise, ieri mattina, c'erano tutte le parti in causa: dal titolare della Solland Silicon Massimo Pugliese ai sindacati nazionali e territoriali, dalla Rsu aziendale al funzionario della Ripartizione lavoro della Provincia Georg Ambach. Pugliese ha esordito dicendo subito che la SunEdison non aveva sottoscritto l'accordo con la Solland che aveva proposto 1.200 tonnellate di policristallo per l'elettronica.

L'imprenditore irpino ha aggiunto che sarebbe stato questo il quantitativo minimo per sopravvivere, dicendo anche che le prospettive sarebbero potute diventare di 1.700 tonnellate. Ha poi aggiunto di voler tenere lo stabilimento di Sinigo in «stand bay» fino alla fine dell'anno garantendo a tutti i 157 lavoratori la cassa integrazione. Il no della SunEdison alla proposta non sarebbe categorico: c'è insomma uno spiraglio ancora.

E per questo i responsabili dell'azienda sono stati invitati a Roma il prossimo venerdì per chiarire la loro posizione. Ampie assicurazioni sono state fatte, e messe per iscritto, da Pugliese per quanto riguarda il pagamento di quanto spetta ai 157 dipendenti che sono ancora in attesa degli stipendi di agosto e settembre. Ma vediamo, di seguito, il verbale che è stato sottoscritto al termine dell'incontro di ieri: «Il 9 ottobre alle 11 presso il Mise si terrà un nuovo incontro: sono convocati anche i rappresentati SunEdison al fine di acquisire un chiarimento definitivo alla luce delle scelte pregresse, nonché definire le loro attuali e future responsabilità; sarà garantito il pagamento delle spettanze maturate dai dipendenti Solland Silicon, sulla base di quanto garantito dal dottor Pugliese, alle scadenze inserite nell'accordo fra le parti dell'11 settembre (fatto salvo lo slittamento di pochi giorni sulla scadenza prevista il 5 ottobre). Una verifica del mantenimento di questo formale impegno avverrà nel corso dell'incontro del 9 ottobre; alla luce di quanto appreso, con riferimento all'insieme delle attività svolte dal dottor Pugliese nel settore dell'energia rinnovabile/solare, il ministero e le istituzioni interessate avvieranno una attenta analisi che riporteranno nell'incontro del 9 ottobre quale supporto per una definitiva valutazione delle reali prospettive dell'impegno relativo allo stabilimento di Merano». È proprio quest'ultimo passaggio ad essere significativo: nel corso dell'incontro di ieri al ministero non sono mancate, nei confronti dell'imprenditore irpino, le critiche formulate anche dai funzionari ministeriali ai quali lo stesso Pugliese non ha saputo replicare. «Gli è stato detto -hanno ricordato i sindacalisti territoriali - che non è più affidabile per le troppe promesse che ha fatto e che non ha mai mantenuto». Intanto a Sinigo continua, fino a lunedì, lo sciopero ad oltranza dei lavoratori della Solland Silicon. Nel pomeriggio, sempre di lunedì, i sindacati hanno deciso di tenere un'assemblea durante la quale illustreranno quanto è emerso dall'incontro di ieri e decideranno, assieme ai lavoratori, la strategia da adottare in vista dell'incontro, ancora a Roma, alla presenza anche della SunEdison su cui tornano a poggiare le speranze per salvare la fabbrica di policristallo.