LAIVES. I quattro sottopassi pedonali di Laives potevano diventare piano piano cunicoli come quelli delle fognature, posti da "topi" insomma, da evitare, oppure essere supporto di performance artistiche in grado di trasformarli in esposizioni permanenti delle più moderne tecniche di espressone artistica - i graffiti - non a caso preferiti dai giovani.

Intelligentemente, dopo le polemiche per il degrado, l'assessore Dario Volani, in collaborazione con i centri giovanili e il cantiere comunale, ha imboccato la seconda strada e il risultato, ad un paio d mesi dall'inizio, è stato presentato ufficialmente ieri con una festa presso il sottopasso di via Otto Huber.

Autore dei graffiti che adesso decorano quattro sottopassi è Matteo Picelli, meglio conosciuto nell'ambiente dei writer con lo pseudonimo di "Egeon". Ovviamente ieri era lui la star della festa e ha anche offerto un saggio della tecnica, completando in tempo reale il bel graffito che interpreta uno dei quattro elementi che gli erano stati indicati: l'acqua.

Gli altri sono l'aria, dipinta nel sottopasso ciclabile verso la zona industriale; la terra, nel sottopasso di fianco all'autolavaggio Lucida, alla periferia sud della città di Laives; il fuoco nel sottopasso della zona Marly.

Obiettivo pienamente raggiunto, dunque, e il risultato complessivo è molto bello, sicuramente meritevole di essere visto da vicino in una specie di tour fra i quattro sottopassi per ammirare l'opera dell'artista e cercare di capire la simbologia che egli ha adottato per svolgere il tema che gli era stato assegnato, un tunnel pedonale dopo l'altro. Vedendo il risultato, viene spontaneo immaginare come uscirebbe trasformata anche un'area come la zona industriale (Bolzano prenda esempio) che solitamente risulta essere grigia e anonima. Invece proprio in quei luoghi ci sarebbero superfici enormi che si presterebbero perfettamente a questo genere di espressione artistica e a kermesse che richiamerebbero il meglio dei “graffittari” sulla piazza. Invece non rientrava nel progetto sottopassi, quello in centro a San Giacomo (da dove era partita la polemica su sporco e abbandono) per un semplice motivo: le pareti sono piastrellate e sulle piastrelle non è possibile realizzare alcun graffito con la bomboletta. L'assessore Volani comunque ha garantito che si farà pulizia.

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