Spacca vetrata della Provincia giovane condannato a sei mesi
BOLZANO. Ha rotto una finestra di un bagno al pianterreno dell’edificio del Consiglio Provinciale e si è introdotto all’interno, poi ha chiesto dove fosse il cunicolo che collegava lo stabile a Palazzo Widmann ad un’impiegata, spiegando che dall’altro lato un suo amico stava piazzando una bomba nell’ufficio del presidente della Giunta.
Sembra una storia improbabile o inventata, ed invece è il contenuto della sentenza di incarcerazione per la durata di sei mesi di un giovane, probabilmente non nel pieno delle sue facoltà mentali, di origine germanica, comminata nei giorni scorsi dal giudice Carla Scheidle del tribunale di Bolzano. I fatti risalgono al luglio 2011, quando un’impiegata amministrativa del consiglio provinciale si è trovata di fronte Christian Föhre, allora ventiseienne. Il ragazzo, ha raccontato la donna, le avrebbe in primis domandato chi fosse il responsabile della sicurezza dell’edificio, visto che lui era capace di entrare in qualunque posto sempre e comunque.
Alla risposta dell’addetta, che con sangue freddo spiegava che nell’edificio non c’era nessun responsabile della sicurezza, il giovane riprendenva dicendo che aveva bisogno di individuare il tunnel di passaggio con palazzo Widmann perché doveva salvare Durnwalder da un attentato che una persona di sua conoscenza avrebbe commesso da lì a poco. Ma il tunnel non c’era, e allora il giovane ha chiesto una sigaretta e si è allontanato.
L’insolita storia però non finisce qui: quando arriva la Polizia il ragazzo tenta di nascondersi ma alla fine viene individuato e portato in Questura per accertamenti. Ma nessuno sa dire come abbia fatto ad introdursi nell’edificio senza passare dalla portineria; il giallo si conclude la sera stessa, quando l’addetta viene richiamata in servizio per verificare se ci fossero oggetti mancanti, dopo che la finestra al pianterreno era stata trovata distrutta. Non mancando nulla, il ragazzo è stato condannato per danneggiamento aggravato e condannato a sei mesi di reclusione.