Bolzano 

Spaccate in serie, è corsa alle telecamere

Sempre più bar, ristoranti e negozi si dotano di sistemi di sorveglianza. La novità: barriere perimetrali a doppia tecnologia


di Davide Pasquali


BOLZANO. Poco importa che le forze dell’ordine in parte smorzino, parlando di statistiche numericamente poco preoccupanti. Perché quando capita a te è tutta un’altra storia. E perché per il bolzanino medio, in particolare per commercianti e gestori di bar e ristoranti, la percezione è di forte insicurezza, dopo decenni di tranquillità. Le spaccate si susseguono con sempre maggiore frequenza e se i conseguenti furti per usare un eufemismo già sono una seccatura, figurarsi gli ingenti e a volte ingentissimi danni a infissi, vetrine e via dicendo. Per questo, sempre più locali e negozi si stanno dotando di sistemi di videosorveglianza e allarme all’avanguardia, gestibili da remoto tramite applicazioni sul telefonino e in cloud. Lo confermano gli installatori e pure Confesercenti. Che ora lancia un sasso nello stagno: dato che molti bar e negozi trovano ospitalità al pianterreno di edifici d’abitazione, perché non avviare sinergie fra esercenti e condomìni? Per difendere le proprietà, per dividere le spese (fra il resto ingenti sono gli sgravi fiscali in essere) e per andare più d’accordo.

Il punto. Proprio venerdì si è tenuto un workshop al riguardo, organizzato in via Altmann dall’Associazione installatori professionali di sicurezza, col patrocinio del collegio periti industriali. Convegno tecnico, per incrementare la cultura della sicurezza, estremamente specialistico, cui hanno però preso parte anche gli esterni, specie affiliati a Confesercenti. Si è parlato di tecniche avanzate di (video)sorveglianza.

L’escalation. «C’è una escalation di furti, in città, che creano danni economici enormi, spaccate terrificanti», chiarisce Mirco Benetello, direttore di Confesercenti. «Si sta creando una sensazione di forte disagio e insicurezza». È chiaro che installare una telecamera non ti mette al riparo dalla spaccata, «ma se tutti fanno la loro parte, incrementando il livello di sorveglianza, la cittadinanza ne trarrà giovamento». Un circolo virtuoso, dopo l’incremento di telecamere voluto da Caramaschi per le strade.

Le novità. La nuova frontiera, spiega Gianluca Padovan dell’azienda specializzata bolzanina Gsr Solutions, sono non tanto o non solo le telecamere - che devono essere di qualità e installate a dovere non da semplici elettricisti bensì da professionisti del settore, per permettere effettivamente un loro utilizzo da parte delle forze dell’ordine (leggi immagini di qualità in grado di far riconoscere veramente chi delinque) - ma anche le cosiddette barriere perimetrali.

Le barriere perimetrali. Spiegata semplice è così: quando arrivano a farti la spaccata è già troppo tardi, ergo bisogna fermarli prima che facciano danni. Tramite sistemi a doppia tecnologia si creano «barriere perimetrali», per fermare i ladri prima che agiscano. Monitorano cortili, facciate, giardini. Sono barriere non fisiche, perché un cancello si scavalca, una barriera invisibile no. Se qualcuno oltrepassa, scatta l’allarme: audio, collegato con smartphone e forze dell’ordine. La doppia tecnologia, a infrarossi e microonde, in grado di rilevare gli spostamenti d’aria, è sensibile ma evita di scattare se passa soltanto un gatto. Pizzica solo chi delinque. E avverte in tempo reale.

Gli sgravi Irpef. Non tutti sanno che, oltre agli sgravi per ristrutturazione prorogati per tutto il 2017, lo Stato prevede agevolazioni anche per la sicurezza. Riguardano gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per atti illeciti si intendono quelli penalmente illeciti (furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). A titolo esemplificativo, rientrano tra queste misure: rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; apposizione di saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.













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