BOLZANO. È finito in manette uno dei pusher di cocaina più ricercati della città. L.M. (i carabinieri non rivelano la sua identità per motivi investigativi), cittadino albanese di 37 anni, aveva nella sua lista decine di clienti facoltosi. Adulti con grande disponibilità di denaro: questo era il suo target preferito. Non a caso era molto richiesto dagli stessi compratori per la qualità della cocaina che offriva: purissima. Il giro d’affari era la logica conseguenza di un mercato d’élite. Ogni grammo veniva venduto a 100 euro con una media di tre o quattro «affari» al giorno. Il ricavo era di 2.800 euro la settimana (12.400 al mese). Una pioggia di denaro che l’arrestato, residente ad Appiano, intascava lavorando specialmente nei bar. Incontri di pochi secondi - all’insaputa dei titolari dei locali - lungo la Statale 12 tra Oltrisarco, Maso della Pieve e San Giacomo. I carabinieri della compagnia di Egna, che hanno condotto l’operazione “Abbuffata 2016”, hanno perquisito tre locali della zona. Erano i covi del pusher che, comunque, serviva tutta l’area bolzanina e buona parte della Bassa Atesina.

Le indagini non sono state semplici per gli uomini dell’Arma. Lo spacciatore, infatti, cambiava spesso automobile, variava i mezzi di trasporto utilizzati e parlava al telefono solo con un linguaggio criptico. I militari, quindi, hanno dovuto affidarsi ai classici pedinamenti per ricostruire la rete di clienti e la sua attività.

È stata una tragedia sfiorata a mettere i carabinieri sulla pista giusta per arrivare al cittadino albanese. Nell'ottobre 2016, infatti, gli uomini dell’Arma intervennero in soccorso di un uomo collassato per un’overdose di cocaina. La rianimazione al pronto soccorso dell'ospedale San Maurizio di Bolzano fu decisiva per salvare la vita al tossicodipendente e spinse le forze dell’ordine ad aprire un’indagine approfondita. Sul referto rilasciato dai medici compariva la diagnosi “abbuffata di sostanze” da cui il nome dell'operazione. Ad indagare è stata la compagnia di Egna, forte dell’esperienza maturata nella campagna “Franco 2016”. Nel giugno scorso, infatti, assieme alla squadra mobile della polizia aveva sgominato un traffico di droga sulla piazza bolzanina arrestando 11 persone e perquisendo 18 abitazioni. Fu l'operazione che mise in evidenza il fenomeno dell'eroina fumata dai giovanissimi in grande quantità.

Una volta ricostruita la rete di rapporti del pusher albanese l’Arma ha deciso di intervenire mercoledì con la perquisizione dei tre bar e l'ordinanza di custodia cautelare ai danni del pusher. L'indagine è stata condotta dal pm Igor Secco per la Procura della Repubblica mentre i provvedimenti sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari Walter Pelino.

Durante le perquisizioni i carabinieri hanno anche sequestrato denaro contante di vario taglio considerato frutto dell’attività illecita e piccole quantità di hashish e marijuana. Nei mesi di indagine, invece, sono stati confiscati in totale 60 grammi di cocaina e 400 grammi di marijuana e hashish. Decine i soggetti segnalati per detenzione finalizzata all'uso personale di sostanze stupefacenti.

Un colpo importante al mercato della droga sul territorio. Un arresto che potrebbe portare ad ulteriori sviluppi. Le forze dell’ordine, infatti, adesso si concentreranno sui contatti avuti dal cittadino albanese in questi mesi. Non è escluso, infatti, che l’uomo possa essere parte di un’associazione più grande in grado di rifornire tutta la piazza provinciale o regionale.

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