Spaccio di droga a Bolzano: tre arrestiSequestrate auto e moto di lusso

Tre persone arrestate, auto e moto di lusso sequestrate, assieme ad un ingente quantitativo di droga. In carcere Chiristian Faustini, 34 anni di Bronzolo, Santo La Greca, 38 anni, e Antonio Vescio, di Bolzano


Mario Bertoldi


BOLZANO. La cocaina non è più una droga d’elite ma è pur sempre uno degli stupefacenti più in voga anche a Bolzano dove, in alcuni ambienti della media borghesia, è addirittura diventata uno «status symbol». E’ l’analisi di chi, all’interno di polizia e carabinieri, si occupa spesso di dare la caccia a spacciatori di vario tipo, e ha portato tra il resto a conclusione l’ultima grossa indagine anti droga condotta da Squadra Mobile di Bolzano e Carabinieri di Egna. Nella rete degli inquirenti sono così finiti tre presunti costanti fornitori di cocaina che avevano dato nell’occhio soprattutto per il loro tenore di vita elevato. Si tratta di Christian Faustin, 33 anni di Bronzolo, di Antonio Vescio, 57 anni di Bolzano e di Santo La Greca, 38 anni calabrese di origini e bolzanino di adozione. Tutti e tre sono finiti in carcere su ordine di custodia cautelare del giudice. Antonio Vescio (che è difeso dall’avvocato Daniel Thoma) ha già ottenuto la concessione degli arresti domiciliari. Il suo legale ritiene che possa essere coinvolto nei traffici di droga solo marginalmente. Per gli inquirenti, però, i tre avrebbero operato con un certo vincolo e, dunque, con un accordo di base che potrebbe far scattare anche l’accusa di associazione a delinquere, ipotesi di reato però per il momento non contestata. La richiesta di cocaina è aumentata in città a Bolzano e i tre arrestati avrebbero avuto un ruolo importante nei rifornimenti sul mercato nero.
«Siamo ad un livello intermedio» hanno ricordato ieri i responsabili di polizia e carabinieri che hanno strettamente collaborato per ottenere risultati concreti dall’operazione. I numeri parlano chiaro. Nell’arco di alcuni mesi sono finiti nella rete degli investigatori tredici presunti spacciatori (bloccati in flagranza di reato), tre presunti trafficanti di livello medio (sottoposti a custodia cautelare su disposizione del giudice delle indagini preliminari), con altre 51 persone denunciate a piede libero o segnalate come abituali acquirenti e consumatori di droga.
Nel suo complesso l’operazione ha portato anche al sequestro di rilevanti quantitativi di stupefacenti: 765 grammi di cocaina, un chilo e mezzo di marjuana, circa 700 grammi di hashish, un chilo di lattosio per il taglio delle dosi e 165 grammi di eroina. Come già annunciato è stato il tenore di vita elevato (due degli arrestati erano addirittura disoccupati) ad insospettire gli inquirenti. Tra il resto, sono bastati pochi giorni per raccogliere indicazioni precise negli ambienti della tossicodipendenza ove i tre arrestati sarebbero stati un punto di riferimento preciso per molti acquirenti della «polvere bianca». Il blitz di polizia e carabinieri che ha portato alla cattura dei tre inquisiti ha permesso anche di procedere al sequestro di due auto di lusso, tre moto di grossa cilindrata e 6 mila euro in contanti.

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