Spagnolli, è già caccia ai voti del centrodestra

Il sindaco: «Basta divisioni etniche. Bonvicini e Oberrauch risorse preziose» Pd e Svp stileranno il programma: «Gli Ecosociali dicano se ci stanno o no»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Gli Ecosociali sono in piazza a protestare mentre noi siamo con Gigi a lavorare»: lo slogan, indubbiamente accattivante, è stato lanciato ieri dalla consigliera provinciale Elena Artioli, assente giustificata alla presentazione della «Lista civica per Spagnolli», il cui coordinatore sarà il suo braccio destro Claudio Degasperi. È stata ancora una volta la coordinatrice provinciale di LiberalPd a sparigliare le carte e a far letteralmente infuriare Rifondazione, Verdi e Sel - che in questi giorni avrebbero voluto stilare il programma di coalizione - ma anche parte del Pd.

A far capire da che parte pende l’ago della bilancia è stato ieri lo stesso sindaco Luigi Spagnolli, nel corso di una vivace conferenza stampa al bar Romagnolo, in piazza Matteotti, con l’ex capitano della nazionale di hockey «Bob» Oberrauch a destra e il farmacista Matteo Bonvicini a sinistra. «È tempo di finirla - ha sottolineato il primo cittadino - con le assurde divisioni tra centrodestra e centrosinistra che hanno caratterizzato per decenni la politica bolzanina. Noi, con questo progetto, vogliamo unire. Il sottoscritto, come sindaco, è riuscito prima a far dialogare la sinistra con la Svp e poi anche italiani e tedeschi. Adesso dobbiamo smettere di piangerci addosso e cercare di coinvolgere preziose risorse che si collocano al Centro come il farmacista Matteo Bonvicini e il mio avversario alle comunali del 2010 Robert Oberrauch».

Il processo di avvicinamento, tra due fazioni un tempo lontane, è iniziato dal look. Spagnolli e Oberrauch sfoggiavano, infatti, una cravatta rossa. Poco più in là l’ex leghista Claudio Degasperi che - senza il “fazzoletto verde” di un tempo - fungerà da coordinatore e collante della lista. Gli altri due nomi presentati ieri sono quelli di Claudia De Lorenzo, consulente legale dell’Apa («con un passato nello studio di Brandstätter», sottolinea Elena Artioli) e Aline Fazzi, imprenditrice che si è detta sensibile ai temi che riguardano anziani e invalidi. Ivan Bozzi, membro del direttivo dell’Apa ma anche ai vertici della Camera di Commercio, ha precisato ieri «di non aver aderito alla lista». In stand-by c’è il consigliere comunale Pino Bellomo, mentre Massimo Berloffa ha declinato l’invito dicendosi «schifato da chi, per un secondo posto in lista (Oberrauch ndr), ha deciso di svendere la propria dignità e gli impegni presi».

Spagnolli, almeno ufficialmente, ha sottolineato che questa nuova alleanza non significa automaticamente escludere gli Ecosociali. «Pd ed Svp - ha assicurato il sindaco - stileranno il programma e chi ci starà sarà il benvenuto».

Ma non saranno più accettati veti e diktat su Benko, piano di riqualificazione urbana e soprattutto sul coinvolgimento dei privati. «La politica, oggi, - ha tuonato il sindaco - non si fa per le poltrone. Bonvicini e Oberrauch non sono qui per quelle. Chi fa politica, al contrario, deve prepararsi alle palate di fango. Bonvicini ha studiato da imprenditore, ha 34 anni e un figlio. E sa bene di cosa stiamo parlando».

Matteo Bonvicini, a cui il sindaco ha concesso una “passerella” in tedesco, quasi a sottolineare la vocazione interetnica della lista, si è detto stupito delle speculazioni sulla sua candidatura, che qualcuno ha legato (anche) al contenzioso per l’ampliamento della clinica. «Io credo - ha detto - che un sindaco dovrebbe avere a cuore l’adeguamento degli standard qualitativi di una struttura sanitaria a prescindere dal nome dei proprietari. Mi sono candidato perché Bolzano ha bisogno di trovare una sintesi verso il centro. Basta con l’immobilismo. Ho accolto con entusiasmo e orgoglio la proposta di diventare capolista. Il mio voltafaccia? Ho sempre detto di trovarmi bene al Centro». È stata, forse, ancora più dura per Robert Oberrauch spiegare il suo salto della quaglia. «Gli italiani di centrodestra di questa terra sono sempre rimasti esclusi dal governo della città, mentre adesso hanno l’occasione di diventare protagonisti. Il Pd, oggi, non è più quello di Bersani e della Bindi, ma ha l’impronta di Renzi e ciò consente di ripetere qui quello che sta accadendo a livello nazionale».

Oberrauch ha stuzzicato anche le forze del centrosinistra, che - grazie a questa nuova alleanza di Spagnolli - potrebbero restare con il cerino in mano. «Gli Ecosociali si sono distinti più per i veti che per le proposte. La mia è una scelta coraggiosa ma sono convinto sia quella giusta».

Spagnolli spiega così la sua ultima mossa: «La divisione tra centrodestra e centrosinistra non ci ha consentito, per tanti anni, di avere la necessaria forza contrattuale con la Svp e con la Provincia. Ora abbiamo superato le barriere etniche ed è tempo di far vedere che Bolzano vuole essere unita. E noi, con il supporto di questa Civica, vogliamo unire Bolzano». Lo strappo con gli Ecosociali sembra, ormai, una questione di ore.

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