Spagnolli: «L’anello non mi entusiasma»

Il sindaco: «Più avanti, si potrà anche togliere. Tempi maturi per cambiare il nome alla piazza»



BOLZANO. Il sindaco Spagnolli - tornato a parlare dell'inaugurazione del percorso museale sotto il Monumento alla Vittoria - si dice particolarmente lieto del riscontro e del successo che sta ottenendo e dell'attenzione che i mass media hanno e stanno dedicando all'evento senza privilegiare le polemiche. «Certo, questo non significa che non vi siano criticità o dubbi ma avremo tempo e modo eventualmente di aggiustare il tiro se servirà. Abbiamo sempre detto che si tratta di una mostra "work in progress" e quindi potremo integrarla cammin facendo». Cosa, secondo lei, sarebbe da aggiustare? «Mancano scritte in ladino, siamo stati criticati perchè le prime scritte sono in inglese e poi forse mancano alcuni immagini e passaggi che potremo integrare con dei video». Sull'anello a led che tanto sta facendo discutere, il sindaco spiega che si tratta di un'idea del gruppo di storici incaricato di predisporre l'allestimento della mostra. «Sicuramente l'obiettivo di richiamare l'attenzione sul Monumento e sulla mostra è stato raggiunto. Le iniziative istituzionali e formali contro l'anello credo siano solo, come spesso succede, il modo per mascherare l'incapacità di fare politica che, ricordo, si fa con le argomentazioni e non con i ricorsi in tribunale. Detto questo, personalmente non sono entusiasta di quell'anello. Ritengo che abbia un senso in questa fase iniziale per richiamare l'attenzione e da questo punto di vista credo abbia avuto molto successo. Poi vedremo». Cosa vuol dire vedremo? «Che l’anello ha un senso nella fase iniziale... quella che serve per attrarre l’attenzione, poi per me potrà anche essere tolto. Inoltre, in un futuro prossimo potremmo anche trovare un nuovo nome per la piazza. Oggi i tempi sono maturi». Spagnolli definisce l'apertura del nuovo percorso museale sotto il Monumento un passo molto importante per la comunità cittadina anche perchè «la capacità di fare i conti con il proprio passato è fondamentale affinchè un territorio e la sua popolazione possano guardare con fiducia al futuro». E intanto ieri la cripta del Museo è stata visitata da 354 persone.

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