Speed check, cambia la mappa in città

Ronchetti: «Copriremo via Vittorio Veneto, via San Maurizio e anche Maso della Pieve». Incassi in calo rispetto al 2015


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Piccola rivoluzione nella «mappa» degli speed check a Bolzano. La polizia municipale, preso atto del netto calo delle multe per il superamento dei limiti di velocità tra il 2015 e il 2016, ha deciso di cambiare posizione ad almeno un paio di totem arancioni e, in prospettiva, di acquistarne di nuovi. «L’intenzione - spiega il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti - è quella di coprire meglio la zona di Gries, in particolare via Vittorio Veneto e via San Maurizio. Così come una nuova postazione è prevista a Maso della Pieve. Spesso a chiedere il nostro intervento sono proprio i residenti, secondo i quali la presenza dei totem arancioni funge da deterrente per chi corre».

Le postazioni ormai collaudate. Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni rilasciate dal il vice comandante dei vigili urbani Martin Schwienbacher, che spiega così i motivi della decisione: in alcune strade c'è la necessità di effettuare maggiori controlli ma va anche detto che le otto postazioni ormai collaudate (tre in viale Druso, una in Corso Italia, una in via Cadorna, una sull’Arginale, una in via Galilei e una a Rencio) sono note a tutti i bolzanini e stanno quindi perdendo in qualche modo la loro efficacia. E le cifre danno ragione al vice comandante: quest'anno, infatti, soltanto l'1,5 per cento degli automobilisti è stato «fotografato» mentre superava il limite di velocità dei 40 all’ora che vige in città e dei 50 all’ora in Zona industriale.

Le cifre delle multe. Nel corso del 2015 gli speed box sono stati attivati 240 volte e sono stati controllati complessivamente 78 mila veicoli, con una media 6-7 mila al mese. L’incasso derivante dall’utilizzo degli speed check lo scorso anno è stato di 200 mila euro ma nei primi nove mesi di quest’anno gli introiti sono risultati in calo. In base agli ultimi rilievi, infatti, solamente l’1,5 per cento degli utenti della strada viaggiava troppo veloce. «In prossimità degli speeed check - sottolinea Schwienbacher - gli automobilisti rallentano, quindi il nostro intento non è certo quello di fare cassa».

Nei primi nove mesi del 2016 i controlli con gli speed check sono stati 135 e solamente 600 delle 40 mila auto controllate hanno superato i limiti.

Nessuno ha perso la patente. Fa specie che, sebbene siano stati controllati migliaia di veicoli, nessun utente della strada abbia perso la patente di guida. Solamente tre automobilisti nel 2016 sono stati sopresi a viaggiare 40 chilometri orari oltre il consentito, ma se la sono cavata pagando, oltre alla multa, una sanzione aggiuntiva di 286 euro. Per chi supera i limiti di 40 chilometri orari la sanzione standard è di 531 euro, oltre alla decurazione di sei punti della patente. La sanzione sale a 708 euro se l’eccesso di velocità avviene tra le 22 e le 7.

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