Spezza le zampe al cane, Il quartiere lo salva

Oltrisarco, un cucciolo viene trovato ferito e maltrattato nel sottopassaggio. Gli abitanti chiamano il veterinario e attendono l’arrivo dei dipendenti Sill


di Susanna Petrone


BOLZANO. È un cucciolo. Ha pochi mesi. Ma ha alle spalle già una tremenda storia. Basta guardarlo negli occhi per capirlo. Così tremenda, che pur avendo le zampe posteriori spezzate, è fuggito. Si è trascinato alla meglio verso la libertà. Poi le forze gli sono venute a mancare: si è sdraiato nel sottopassaggio che da viale Trento porta ad Oltrisarco. E ha aspettato. Ha aspettato che qualcuno lo liberasse da una vita fatta di botte, fame e freddo. Ed è lì che lo hanno trovato gli abitanti. È lì che l’hanno coperto per proteggerlo dalla pioggia. È lì che hanno atteso che arrivasse il veterinario, per portarlo lontano.

L’allarme È passato da poco mezzogiorno. Una donna sta passeggiando con il suo cane, quando arriva al sottopassaggio. Deve raggiungere via Santa Geltrude. Sulla ciclabile nota un groviglio di pelo. Poi sbuca un musetto. Si avvicina. Vede che si tratta di un giovane cane. Il cucciolo è spaventato. Per istinto cerca di fuggire. Non si fida più degli esseri umani: gli hanno fatto troppo male. Ma non arriva lontano. «Si trascinava con le zampe anteriori. Non riusciva a muovere quelle posteriori», dice la donna, che per prima ha dato l’allarme. Nel frattempo, arriva un’altra signora. Vive in zona. Si fa raccontare l’accaduto e torna a casa a prendere un panno per coprire quel povero animale. «Conosco questo cane - racconta -. L’ho visto già una volta. Aveva una corda al collo. In quell’occasione era riuscito a liberarsi». Sempre più persone si fermano accanto allo sfortunato cane.

L’intervento Immediatamente, vengono chiamati i vigili del fuoco e i veterinari della Sill, il canile comunale. Ma a quell’ora sono numerosi gli interventi d’emergenza e quindi bisogna portare pazienza. Gli abitanti del quartiere si fermano e si fanno raccontare la storia di quella bestia spaventata. Non possono credere che qualcuno abbia avuto il coraggio di spezzargli le zampe posteriori. «Ma come si fa a ridurre un cane in questo modo?», si chiede una giovane donna. Una signora e un uomo si avvicinano: «Avete chiesto aiuto? Sì? Allora aspettiamo con voi. Non vogliamo rischiare che i proprietari arrivino e chiedano di riavere il cane».

Il veterinario Dopo circa mezz’ora arriva finalmente il veterinario della Sill. Scende e cerca di capire quanto è grave la situazione. Capisce subito che il cucciolo non può camminare. Insieme ad un collega riescono a posare dolcemente l’animale su un telo rosso e poi - con delicatezza - lo mettono in macchina. «Purtroppo sappiamo chi sono i padroni di questo cane - racconta il veterinario -. Ma questa volta non gli verrà restituito. Le condizioni dell’animale sono pessime. Quindi lo portiamo via. Verrà medicato e poi cercheremo una nuova famiglia per lui». I legittimi proprietari del cane, invece, ora rischiano di essere denunciati per maltrattamenti di animale. Il cucciolo, infatti, sembra denutrito ed è sporco. Non solo: sul corpo mostra numerose cicatrici vecchie. «Devono mandare il servizio igiene a casa di queste persone - dice un signore -. Non è possibile che un animale venga trattato così. Forse hanno altri cani che hanno bisogno di aiuto».

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