Stadio Druso, nessun danno ma la Corte bacchetta il sindaco

BOLZANO. L’incredibile vicenda dello stadio Druso, affidato in gestione alla società calcistica Fc Bolzano nel 2007 (che però dal 2009 non ottiene un centesimo di quanto pattuito per il servizio),...


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BOLZANO. L’incredibile vicenda dello stadio Druso, affidato in gestione alla società calcistica Fc Bolzano nel 2007 (che però dal 2009 non ottiene un centesimo di quanto pattuito per il servizio), non ha prodotto alcun danno erariale.

Lo ha confermato in sentenza la Corte dei Conti che ha dunque respinto le richieste risarcitorie avanzate dalla Procura regionale che aveva citato in giudizio il sindaco Luigi Spagnolli, il funzionario comunale Matteo Faifer ed il presidente del Bolzano Calcio Franco Murano perchè fossero condannati ad un risarcimento complessivo a favore del Comune di 284.023 euro. Dal 2007 ad oggi (5 anni e mezzo) a seguito delle controversie sorte, il Comune ha speso per la gestione del Druso 278 mila euro (concessi al Bolzano Calcio in due tranche nel 2007 e nel 2008).

Se avesse dovuto gestire lo stadio direttamente come in passato avrebbe speso mediamente all'anno non meno di 240 mila (pari a circa un milione di euro). Nell’invito a dedurre la Procura parlò di «condotta dolosamente preordinata a favorire Franco Murano nella percezione illecita di contributi per la gestione dello stadio Druso». La Corte ha ritenuto inammissibile la richiesta di condanna formulata nei confronti del sindaco per illegittima erogazione di contributi perchè materia «attinente alle competenze dell’apparato burocratico dell’ente e non già del sindaco». Per la posizione del sindaco, la Corte ha poi rilevato la mancanza di «sostanziale rispondenza» tra invito a dedurre e atto di citazione. Per totale assenza di danno erariale sono stati assolti anche Faifer e Murano ma la Corte «bacchetta« tutti i protagonisti di questa vicenda. In sentenza si parla di «pesanti criticità» anche nei confronti del sindaco accusato di «concezione personalistica e disinvolta dell’operare istituzionale».Un giudizio decisamente critico viene fornito, in sentenza, anche nei confronti di Matteo Faifer (direttore di ripartizione) che si sarebbe , arrivando a diffondere presso gli organi comunali la falsa informazione secondo la quale la concessione-contratto con Murano non sarebbe stata firmata, in realtà di aver sottoscritto per esteso il contratto stesso nelle ultime due pagine, siglando e timbrando sul margine le altre dieci pagine del contratto.

Critico anche il giudizio sul presidente dell'Fc Bolzano Franco Murano che (riguardo alla esternalizzazione della gestione dello stadio Druso) avrebbe fruito - si legge in sentenza - di una . Basti pensare - riporta ancora la sentenza - al ristrettissimo termine di 15 giorni assegnato dal Comune per presentare un progetto di manutenzione stilato da un professionista (così di fatto escludendo altre associazioni interessate) e alla doppia veste di Murano 'atto concessorio>. . In sentenza i giudici definiscono quello di Franco Murano un «comportamento ambiguo, se non contraddittorio...che ha contribuito, per la sua parte, ad accrescere il livello di opacità amministrativa della vicenda». Nei confronti di Faifer e Murano le spese di giustizia sono state compensate.

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