Stadio Druso, pubblicato il bando per l’ampliamento dell’impianto

I lavori potranno costare fino a 6 milioni di euro. Ai progettisti andranno 256 mila e 854 euro Il presidente dell’Alto Adige: «Era ora: in caso di promozione in B porteremo la capienza a 8-10 mila»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Finalmente ci siamo. Dopo anni di attesa è stato indetto il bando di gara europeo per la progettazione dell'ampliamento e della riqualificazione dello stadio Druso, le cui tribune saranno portate subito a 4 mila posti, con la possibilità - in caso di promozione in serie B dell'Fc Alto Adige - di salire a quota 8-10 mila. Per la ristrutturazione, dopo il fallimento della cittadella a Laives, la Provincia ha stanziato 6 milioni di euro mentre per la sola progettazione sono stati previsti 256 mila e 854 euro.

A seguire l'iter progettuale sarà la ripartizione lavori pubblici, d'intesa con l'architetto Sergio Berantelli e l'ufficio manutenzione e gestione degli impianti sportivi. I professionisti interessati possono mandare sin d’ora un’email all’indirizzo garellpp.druso@comune.bolzano.it.

Grande soddisfazione da parte del presidente dell'Fc Alto Adige Walter Baumgartner, al quale i funzionari comunali hanno spiegato che si tratterà di un "bando speciale" - che resterà pubblicato fino al 15 luglio - al quale prenderanno parte una decina di professionisti, selezionati presumibilmente in base ai titoli.

«Il fatto che sia stato pubblicato il bando - commenta il capogruppo della Volkspartei in consiglio provinciale e massimo dirigente dei biancorossi - è una garanzia che i lavori cominceranno in un lasso di tempo ragionevolmente breve. Sulla fine degli stessi, scaramanticamente, dopo l'esperienza negativa della cittadella a Laives, preferisco non pronunciarmi. Almeno per adesso». Al Druso, per capire come fare i lavori e impostare il bando, sono arrivati esperti anche di diverse società della serie cadetta: «Faremo tutti gli interventi anche in funzione di un’eventuale promozione che mi auguro arrivi prima o poi». Il bando è aperto, nel senso che ai progettisti non sono stati imposti vincoli particolarmente rigidi, a parte quelli relativi alla presenza di una zona riservata alla ristorazione, di adeguate uscite di sicurezza, di accessi per i disabili e di un’area fitness per la prima squadra. Il campo per gli allenamenti, come noto, sta per essere realizzato in Oltradige. «Sono sicuro che tra Berantelli e Spada - prosegue Baumgartner - la fase progettuale sarà seguita con la necessaria attenzione. Il desiderio? Riuscire a finire i lavori per l'inizio del campionato 2014/2015 o, alla peggio, per la stagione 2015/2016. Nel frattempo andremo avanti con un'ulteriore deroga, per ottenere la quale non dovremmo avere particolari problemi».

L'Fc Alto Adige pensa in grande, parola del presidente Baumgartner: «Ovviamente puntiamo a migliorarci. Certo, non potremo mai permetterci i budget di Trapani, Lecce o Cremonese, ma pur senza snaturare la nostra filosofia, anche in termini di ingaggi, puntiamo a fare il salto fra i cadetti». La disponibilità alle deroghe ai 10 mila spettatori, da parte della Federazione, c'è. Poi - come ha ricordato nelle scorse settimane anche il sindaco Spagnolli - potrebbero essere prese in considerazione soluzioni modulari. Come a Wiesbaden, dove c'è uno stadio che ha la possibilità di smontare più di metà dei posti o rimontarli a seconda delle necessità. Di media alle partite dell’Alto Adige ci sono circa 1.700 spettatori, quindi fare subito uno stadio da 8-10 mila non avrebbe senso. Anche se, come ha sottolineato la Federazione, a Gubbio - cittadina di 15 mila abitanti con la squadra all’ultimo posto in classifica - dopo l’ampliamento dell’impianto gli spettatori sono saliti a 4 mila. «In caso di promozione - assicura Baumgartner - sapremo farci trovare pronti anche sulla capienza. Intanto accontentiamoci del bando europeo per la progettazione. È il primo passo concreto nella giusta direzione dopo tante chiacchiere».

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