Bolzano

Staffler estromesso dalla segreteria Pd

La segretaria Liliana Di Fede ritira la delega fiduciaria. La reazione: «Non mi è stato nemmeno spiegato il perché»


Francesca Gonzato


BOLZANO. La segretaria Liliana Di Fede ha allontanato Uwe Staffler dalla segreteria del Pd. È la prima conseguenza del caso Artioli, anche se ufficialmente la segretaria del Pd non ha voluto spiegare le ragioni del suo passo. Nei giorni scorsi Di Fede aveva parlato di un rapporto fiduciario venuto meno con Staffler, principale «indiziato» dell’operazione che ha portato alla nomina della consigliera provinciale del Team A a coordinatrice provinciale della associazione LiberalPd.

Una operazione di cui, come ha più volte detto Di Fede, «il partito è stato tenuto all’oscuro». Staffler, cognato di Elena Artioli, esponente dell’area liberal del Pd, aveva accompagnato Elena Artioli all’appuntamento elettorale per le europee con Debora Serracchiani, all’aeroporto all’arrivo di Matteo Renzi, in occasione del Destival dell’Economia a Trento, all’incontro con Renzi a Castel Presule e al Bbt il 5 luglio.

La segreteria del Pd è un organismo fiduciario ristretto che dipende dalla nomina diretta del segretario. Dopo le primarie era stato firmato un accordo in base al quale nella segreteria entravano tre persone indicate da Di Fede, 3 dallo sfidante Mauro Randi e uno, Staffler appunto, dall’altra sfidante Luisa Gnecchi. La segreteria fino a pochi giorni fa era composta da Paolo Berlanda, Cornelia Brugger, Carlo Costa, Rosalba Leuzzi, Primo Schönsberg, Staffler e Luigi Tava. Poi è scoppiata la vicenda Artioli. Schönsberg si è dimesso per protesta e Liliana Di Fede aveva chiesto a Staffler di fare un passo indietro.

Di fronte al rifiuto di Staffler, la segretaria aveva invitato Luisa Gnecchi a proporre un altro nome. Altro rifiuto. A questo punto Liliana Di Fede ha inviato una mail a Staffler facendogli sapere che lo considera escluso dalla segreteria, tanto che non è stato invitato alla riunione di lunedì sera. Così Liliana Di Fede ieri: «Preferisco non parlare di una questione interna, che va discussa al nostro interno».

Staffler fa sapere di aspettarsi qualcosa più della prima mail arrivata dalla segretaria: «Chiedo le motivazioni per cui vengo escluso. Ho spiegato alla segretaria come è andata la nomina di Elena Artioli: non c’entro né io né alcun altro esponente altoatesino del Pd. Altra cosa sono gli appuntamenti cui mi ha accompagnato». Infine Luisa Gnecchi: «Cosa si imputa a Staffler? Di essere cognato? Mi aspetto di parlare di questa decisione».

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