Stalking, in aumento le richieste di aiuto

Festa della Polizia: negli ultimi 12 mesi, venti ammonimenti per casi di persecuzione o violenza domestica sulle donne


di Mario Bertoldi


BOLZANO. In Alto Adige le donne hanno raggiunto una maggiore consapevolezza di poter ottenere protezione nei casi di stalking o di violenza domestica. Lo evidenziano i dati statistici forniti ieri in occasione della festa annuale della polizia. In pochi mesi le richieste di ammonimento orale (come misura di prevenzione) sono state 20 (a fronte dei 3 casi dell’anno precedente). Il fatto che siano aumentate le richieste di ammonimento non significa che siano aumentati gli abusi, rispetto al passato. Sul fronte dell’andamento della criminalità o microcriminalitò è comunque bene archiviare una volta per tutte l’idea di vivere in «un’isola felice» come veniva considerato sino a poco tempo fa l’Alto Adige anche se tra maggio 2013 e maggio 2014 i reati sono diminuiti del 6 per cento a livello provinciale e del 10 per cento a Bolzano città. E allora per quale motivi non considerarsi ancora i fortunati abitanti di «un’isola felice»? Essenzialmente per una questione psicologica. Lo ha spiegato molto bene ieri, in occasione della cerimonia per il 162esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, il questore Lucio Carluccio.

Essere abituati, come siamo in provincia di Bolzano, « a vivere senza particolari ansie derivanti da un martellante stillicidio di reati come avviene in altre parti d’Italia) può portare a considerare ogni episodio delinquenziale, (anche il più comune) particolarmente rilevante. E’per questo motivo che in Alto Adige la netta diminuzione dei reati (nel loro complesso) non si accompagna sempre ad un aumento della percezione di sicurezza dei residenti. Questo anche per effetto di episodi di microcriminalità che hanno comunque - seppur in un contesto altoatesino del tutto positivo - creato preoccupazione ed un senso di maggiore vulnerabilità. E’ il caso dei furti in abitazione, aumentati del 3 per cento in tutta la provincia, così come sono aumentati - anche a Bolzano città - gli scippi. Sono reati (legati anche alla crisi economica e alla disoccupazione) che aumentano la preoccupazione tra i residenti - ha ricordato il questore nel suo intervento di ieri - anche se non si può certo parlare di vero «allarme sociale».

Sotto questo profilo il questore ha sottolineato gli sforzi che hanno permesso di aumentare sensibilmente la presenza di pattuglie in città a Bolzano (fino a 30 nell’arco delle 24 ore). Tra i fenomeni delinquenziali più preoccupanti continua ad esserci lo spaccio di droga «per le sue devastanti conseguenze sociali» soprattutto per i giovani, spesso coinvolti anche nel consumo sconsiderato di alcolici.

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