Stanziati 10 milioni per il secondo tunnel: nuova vita per Ora
Il sindaco Pichler: «La circonvallazione pronta in autunno. Il paese non sarà più attraversato da un fiume di auto e tir»
ORA. A Ora è iniziato il conto alla rovescia: la Provincia, nell’ultima seduta, ha stanziato 10 milioni di euro e assegnato alla ditta S.i.e.i. srl di Quinto Vicentino i lavori di installazione degli impianti di illuminazione e aerazione all’interno della galleria St. Daniel. I lavori dovranno essere ultimati entro sei mesi. Poi verranno effettuati i collaudi. Questo significa che in autunno aprirà la nuova galleria e Ora sarà liberata definitivamente dal traffico.
Prima dell’apertura nel 2009 della galleria Castelfeder ogni giorno il paese era attraversato da un fiume di 13 mila auto. Oggi sono un po’ meno, ma restano comunque troppe.
In autunno dunque verrà completato il sistema di circonvallazioni costato 80 milioni di euro e di cui si è iniziato a parlare una trentina di anni fa. Già oggi le auto che escono dall’autostrada, dirette in Val di Fiemme e viceversa, non attraversano il paese ma s’infilano in galleria all’ingresso di Ora e sbucano appunto a Castelfeder. Da lì, con la costruzione della galleria St.Daniel, chi è diretto verso nord ( Laives-Bolzano) potrà imboccare il tunnel di circa un chilometro e mezzo e uscire nella zona artigianale.
«Per Ora e i suoi abitanti - spiega il sindaco Roland Pichler - sarà l’inizio di una nuova fase: ci libereremo delle auto e soprattutto del traffico pesante».
Ne guadagnerà la qualità della vita ne guadagnerà l’ambiente, ma a perderci un po’ potrebbero essere commercianti e albergatori. Il traffico infatti se da una parte è fonte di disagi, dall’altra è anche, almeno in parte, motore del giro d’affari.
Per questo si è costituito un gruppo di lavoro che sta studiando una serie di iniziative in grado di rendere attrattivo il paese. «Abbiamo contatti - spiega il sindaco - con realtà come Santa Cristina e Naturno che hanno vissuto prima di noi l’esperienza delle tangenziali. Il giudizio è sostanzialmente unanime: sparisce il traffico di transito e cala un po’ il giro d’affari. Poi però c’è la ripresa. Stiamo dunque studiando l’organizzazione di manifestazioni e iniziative oltre ad un miglioramento della piazza che, una volta eliminato il traffico, sarà un punto di ritrovo e non, com’è oggi, un semplice luogo di transito».
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