BOLZANO. Avanza la nuova stazione delle autocorriere. E dopo i complessi lavori strutturali, inizia finalmente a prendere forma. Sono comparse lunghe file di pali di cemento, l'altro giorno, attraverso tutto il fronte dell'areale: sono i sostegni della futura pensilina, dove arriveranno i mezzi, troveranno ad attenderli gli utenti e avranno, a supporto, le segnalazioni di orari e partenze. Poi saranno montate le luci, mentre è quasi concluso nella sua parte esterna l'unico edificio del quadrante, quello degli uffici e dell'info point a fianco del palazzo provinciale verso la stazione dei treni. La pensilina sarà lo snodo operativo del centro intermodale e sarà unica, benché lunga. Per ragioni di spazio ma anche di funzionalità le pensiline non saranno infatti multiple, come nella vecchia stazione di via Perathoner, perché sarà diverso il sistema di "stallo", cioè di parcheggio o di fermata degli autobus: non più in parallelo rispetto alle pensiline ma in obilquo. Ce ne staranno cioè molti in meno spazio. Sull'altro lato della pensilina, opposto a quello di via Renon, verrà poi predisposto un accesso al primo binario dei treni. La stazione in costruzione sarà quindi il primo embrione di quel centro intermodale che dovrà infine sorgere, nella sua completezza, una volta concluso il progetto Areale, con i bus che correranno sotto il terreno e i treni in superficie. In questo caso, da quest'autunno, i passeggeri saliranno e scenderanno rispettivamente dai bus o dalla rotaia dovendo poi percorrere pochi metri e non più attraversare la strada come accade ora in via Garibaldi. Si è parlato di autunno perché è agli inizi di ottobre che è programmato il definitivo trasferimento dei mezzi da via Perathoner a via Renon. Rispetto all'agenda di inizio anno, un mese di ritardo, dovuto alla complessità delle operazioni di pulizia dei residui non tossici presenti nell'areale ferroviario e, ora, della messa in opera delle due rotonde stradali, all'inizio e alla fine di via Renon e all'aiuola di intersezione di via Raiffeisen. Queste opere serviranno a fluidificare il traffico di auto e mezzi pubblici in arrivo da nord e da sud per immettersi nello spazio della nuova stazione. (p.ca)