Stelvio, il ministro all'Ambiente convoca l'assessore Laimer

Prestigiacomo: «Allo Stato il 51% del parco». La Provincia: «Impossibile»


Francesca Gonzato


BOLZANO. Vertice a Roma questa mattina sulla norma di attuazione per il Parco dello Stelvio. L'assessore Michl Laimer scenderà al ministero dell'Ambiente. La richiesta di una riunione in vista del Consiglio dei ministri di domani, dove sarebbe prevista l'approvazione della norma, è arrivata da Stefania Prestigiacomo. La titolare del ministero all'Ambiente chiederà di assegnare allo Stato il controllo nell'assetto futuro del Parco. La convocazione per oggi è arrivata da Gianni Letta. E' annunciata la presenza anche del ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele fitto.  Il presidente provinciale Luis Durnwalder è irremovibile: «Siamo disponibili a modifiche formali del testo, non accetteremo variazioni sostanziali. Lo ribadirò in consiglio dei ministri mercoledì».  Fa eco a Durnwalder il deputato Karl Zeller (Svp), componente della Commissione dei dodici che ha varato la norma: «Per quanto mi riguarda, non approverò alcuna variazione».  Durnwalder conta gli alleati e spera che il ministro Prestigiacomo si trovi in minoranza. «Frattini si è dichiarato entusiasta. Nel consiglio dei ministri di venerdì scorso ho avuto l'impressione che la maggior parte dei ministri fosse a favore». Ma proprio venerdì Stefania Prestigiacomo aveva chiesto di sospendere la discussione sullo Stelvio, per acquisire approfondimenti. Dal ministero erano già usciti dubbi sulla norma che prevede la conservazione dello status di Parco nazionale, ma scioglie il consorzio e istituisce al suo posto un organismo di indirizzo sovraregionale con sette componenti (uno del ministero, tre dei Comuni, uno per la Provincia di Bolzano, uno per Trento e uno per la Regione Lombardia). Sono poi previsti organismi locali in Alto Adige, Trentino e Lombardia. La gestione amministrativa sarà di competenza di Province e Lombardia.  Anticipa Durnwalder: «Il ministro Prestigiacomo chiederà che lo Stato abbia il 51%. Proposta inaccettabile. A quel punto tanto varrebbe fare saltare l'operazione. Il testo uscito dalla Commissione dei 12 è già un compromesso tra noi e il ministero. Un compromesso del compromesso non si farà». Mario Malossini, presidente della Commissione dei 12, aggiunge, «sono stato tra le persone che ha limato e smussato il testo. Ora va bene». Durnwalder spiega il suo obiettivo: «E' necessario portare la gestione del Parco più vicino al cittadino, per farlo accettare dalla popolazione, per gestire meglio le risorse e velocizzare le procedure». Il mondo ambientalista resta però in fermento per qullo che viene definito «smembramento del parco» e chiede al ministro di opporsi.  Laimer, che oggi rappresenterà anche i trentini, anticipa: «Spiegherò che resteranno in vigore le tutele del parco nazionale, in più cercheremo di avvicinare gli abitanti a una realtà con cui ancora non si identificano». Laimer prevede che verrà costituito in Alto Adige un comitato con Provincia, Comuni e associazioni.

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