Stelvio, Parco smembrato Toponimi: scintille Svp-Pd

In Commissione dei Dodici. Penasa: «È una svendita voluta dal centrosinistra» Ok alle norme su personale della giustizia, dichiarazione linguistica e rifugi alpini


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «L’appello delle associazioni ambientaliste contro lo smembramento dello Stelvio è arrivato fuori tempo massimo»: il commento è del senatore Svp Karl Zeller, che liquida così il via libera alla norma di attuazione della commissione dei dodici con il testo approvato lo scorso 30 luglio. «Ora, per il via libera definitivo, basta l’ok del Ministero. Noi potremmo anche non occuparcene più». Indignata, invece, Franca Penasa (Ncd): «È una svendita del Parco che passa sopra la testa di tutti. Il centrosinistra se ne deve assumere la piena responsabilità».

Sull’argomento, ieri, è intervenuto anche il sindaco di Bolzano Spagnolli, deluso dal comportamento delle associazioni ambientaliste: «Stanno facendo - ha detto - una difesa dello status quo, non difendibile. I parchi nazionali in Italia sono agonizzanti, lo Stelvio più degli altri e c’è chi si preoccupa solo di difendere l'esistente. Invece è il momento di modificare la legge e intervenire a livello normativo per migliorare la gestione delle aree protette. Bisogna uscire dall’ipocrisia di chi si ostina a difendere lo Stelvio. Così com'è, non tutela la natura. Non capisco le associazioni ambientaliste che si incaponiscono per difendere una gestione centralizzata che non produce benefici perché non ha gli strumenti per poterli produrre».

Giustizia. È stato dato il via libera, con tre voti contrari, alla norma che prevede il passaggio delle competenze sul personale amministrativo della Giustizia dallo Stato alla Regione. Per la subdelega alle Province servirà l’ok del Ministero. Si tratta di 600 dipendenti con costi di 25-26 milioni da dividere tra Bolzano e Trento. Soddisfatto Zeller. «Se le cose andranno bene potrebbe bastare la delega alla Regione».

Dichiarazione linguistica. Via libera alla dichiarazione linguistica per i cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno. Questa norma sarà di grande aiuto, ad esempio, ai molti stranieri che lavorano nelle coop di infermieri che negli anni scorsi avevano intrapreso lunghe battaglie legali per veder riconosciuti i loro diritti.

Rifugi alpini. È passata anche la norma per la messa in gara dei rifugi alpini. Nel testo, dopo le osservazioni presentate dal Ministero, è stata eliminata la prelazione, a parità di offerta, accordata ai vecchi gestori.

Toponomastica. Scintille Svp-Pd sulla toponomastica. La norma di attuazione dovrebbe essere approvata il 13 gennaio. La Svp spinge per allegare al testo (che prevede anche la nomina di una commissione paritetica in una legge “ad hoc” del consiglio provinciale) l’accordo, con oltre 1.500 toponimi, siglato da Fitto e Durnwalder e poi sottoscritto anche da Delrio e Durnwalder. «La approveremo a maggioranza», promette Zeller. Di tutt’altro avviso Roberto Bizzo (Pd). «È sbagliato sia per una questione di merito che di metodo. La commissione deve emanare norme di rango costituzionale e non produrre elenchi di nomi».

Urbanistica e commercio. Sul rispetto delle distanze e sulle limitazioni al commercio nelle zone produttive Ministero e Garante non sembrano disposti a fare concessioni. Zeller chiede una decisione politica ma il Consiglio dei Ministri sembra intenzionato a non autorizzare deroghe solo per Bolzano o Trento.

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