Stocker: parcheggio caro? Andate in bus

La rabbia dei sindacati: «È una vergogna». “Cittadinanzattiva” chiede che vengano tutelati «i diritti del malato»


di Alan Conti


BOLZANO. La Provincia ha speso troppo, i cittadini ci mettano una pezza. Spolverando le dichiarazioni dal politichese è questo il motivo intrinseco del rincaro che da martedì ha colpito pazienti e visitatori dell’ospedale arrivati in auto. Il passaggio della tariffa da 1,20 euro a 1,50 euro nel parking interrato viene giustificato così dall’assessore provinciale alla sanità Martha Stocker: «Questa struttura ci costa 750 mila euro l’anno, in qualche modo dobbiamo far fronte a queste spese». Chi abbia costretto Palazzo Widmann a costruire un garage con un costo di addirittura 23 milioni di euro è ancora da chiarire, ma tanto basta per scaricare la decisione su chi si reca al nosocomio.

Una scelta criticata aspramente anche da Cittadinanzattiva e il Tribunale per i Diritti del Malato. «La logica – continua Stocker - è sempre stata quella di agganciare il ticket del parcheggio dell’ospedale a quello della struttura di via Mayr Nusser: la più economica della città. Ora che anche nel garage Bolzano Centro siamo saliti a 1,50 era è naturale farlo anche qui».

Peccato che in nessun altro centro altoatesino si sia costretti a sopportare simili costi all’ospedale e la distanza con i 60 centesimi di Bressanone, Vipiteno o Merano assuma contorni siderali. Tra l’offerta di posteggi coperti, invece, ci si può paragonare alla sola Brunico che comunque è rimasta a 1,20 l’ora. Il tutto facendo finta di ignorare l’unicità del frazionamento orario del capoluogo e la mancanza assoluta di stalli per disabili. Meno male che è costato caro. «Va detto – continua Stocker – che forse in nessuna parte del mondo esiste un sistema di trasporto pubblico come il nostro quindi il nosocomio è facilmente raggiungibile anche con i mezzi alternativi».

Chissà quanto costeranno i parking interrati negli ospedali giapponesi. «Il caro tariffe del parcheggio dell’ospedale imposto per fare cassa è una doppia vergogna - attacca Cristina Masera, segretaria provinciale delle Cgil -: non solo per il modus operandi utilizzato, intervenendo su quello che di fatto è un servizio al cittadino attraverso una delibera fatta passare sotto silenzio e appresa dai giornali, ma anche per l’esosità dell’aumento. Il parcheggio di un ospedale è un servizio e gli utenti di un ospedale rappresentano un fascia che in molti casi vive una situazione di svantaggio e debolezza».

Cristina Masera sottolinea che, a fronte di un innalzamento orario del 25% del costo, la società Hospital Parking si era impegnata ad introdurre un sistema di calcolo della tariffa che tenesse conto delle frazioni di tempo orario, mai applicato: «Constatiamo come la Provincia - continua la sindacalista della Cgil - si adoperi generosamente nel ripiano di buchi di bilancio di infrastrutture come le Terme, mentre si dimostri parsimoniosa per altre, come ad esempio il parcheggio dell’ospedale, facendo ricorso, senza scrupoli, a rincari che gravano direttamente sulle tasche dei cittadini. L’infrastruttura in questione è stata voluta e determinata dalla Provincia, in sostituzione di un’area che serviva perfettamente alla finalità e all’utilizzo di parcheggio».

Ad esprimere forti critiche anche il segretario provinciale del sindacato pensionati della Cgil/Agb, Gastone Boz: «Il posteggio dell’ospedale non può essere considerato alla stregua di una parcheggio qualsiasi, dove un automobilista può scegliere di posteggiare o meno, ma risponde ad una fondamentale esigenza per utilizzare i servizi sanitari – spiega il sindacalista -. Non deve, dunque, essere considerato una struttura per fare cassa ma deve tener conto degli utenti che si recano all’ospedale non per fare una passeggiata ma perché evidentemente ne hanno bisogno. E alzare il costo del parcheggio non è certo il migliore modo per incentivarne l’utilizzo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità