Bolzano

Stop ai veicoli diesel Euro 3: il divieto torna da gennaio 2023 

Sospese per tre anni, il sindaco Renzo Caramaschi è intenzionato a ripristinare le limitazioni per ridurre l’inquinamento. L’ordinanza in vigore dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19, dal lunedì al venerdì. Riguarda in Alto Adige circa 1500 mezzi


Antonella Mattioli


BOLZANO. Non c’è ancora l’ordinanza, ma la decisione è presa: dal primo gennaio del 2023 torna il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 3. Obiettivo: ridurre l’inquinamento in città.

«Scattato il primo gennaio 2020 - spiega il sindaco Renzo Caramaschi - è stato sospeso dalla fine di marzo dello stesso anno, per i tre anni successivi, a causa della pandemia. Nel periodo del lockdown, con lo stop generalizzato alla circolazione di tutti i mezzi, non aveva senso mantenerlo in vigore. Adesso però che si è tornati alla normalità e si spera di restarci, è importante intervenire sui mezzi che inquinano anche se i veicoli diesel Euro 3, a livello provinciale, sono complessivamente 1500».

Il divieto di circolazione sarà in vigore a fasce orarie dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19; dal lunedì al venerdì.

I mezzi interessati dal divieto hanno in genere dai 16 ai 21 anni. Si tratta dunque di veicoli vecchi, ma se i proprietari non li hanno ancora fatti rottamare è perché non si possono permettere di acquistarne di nuovi. Da subito dunque si possono mettere in conto le proteste.

«Le lamentele - dice il sindaco Caramaschi - ci sono sempre e comunque. Ma il provvedimento rientra nel pacchetto di Misure per la limitazione dell’inquinamento dell’aria derivante dalle emissioni di ossidi di azoto adottate in accordo con la Provincia, nell’ambito del Piano provinciale della qualità dell’aria ed il programma per la riduzione dello smog».

Il sindaco, prima di firmare l’ordinanza, ha in programma ancora alcuni incontri con i tecnici dell’Agenzia provinciale per l’ambiente, per fare il punto sulla qualità dell’aria.

«Dopo tre anni di stop - insiste Caramaschi - dobbiamo ripristinare il divieto. I veicoli più inquinanti vanno bloccati, almeno a fasce orarie. In altre regioni i blocchi riguardano già i diesel euro 4».

Più ancora dei divieti comunque, sarà il prezzo dei carburanti, ormai regolarmente sopra i due euro al litro, a scoraggiare sempre più l’uso dei mezzi privati. A benzina o diesel che siano; vecchi o nuovi poco importa.

È facile prevedere che, soprattutto in autunno, ci sarà un incremento dei passeggeri dei mezzi pubblici che aveva subìto una forte contrazione, durante la pandemia. Quando anche gli utenti più fedeli preferivano la propria auto, ad autobus e treni.













Altre notizie

Attualità