Str Brennero, Dellai fa rientrare Willeit

Due consiglieri altoatesini nella controllata dell’A22


Ubaldo Cordellini


TRENTO. «Il presidente Dellai si è dimostrato un signore e la situazione si è risolta in un attimo». Così il presidente dell’A22, Silvano Grisenti, sintetizza quello che è accaduto ieri a Bolzano, nel vertice con Luis Durnwalder e lo stesso Dellai sul cda della Str, la controllata dell’Autobrennero che si occupa di intermodalità. Alla fine il presidente del Trentino ha rinunciato ad avere due rappresentati nel cda lasciando il posto a un altro altoatesino. Benedict Gramm farà compagnia l’annunciato Ferdinand Willeit, che sarà il presidente del cda. Durnwalder si è dichiarato soddisfatto: «Era una questione di dignità».

Finalmente hanno trovato l’accordo. Ieri mattina Luis Durnwalder, Lorenzo Dellai e Silvano Grisenti si sono incontrati ai margini della giunta regionale e hanno disinnescato insieme l’ultimo ordigno che minacciava la pax grisentiana sull’A22. Il Landeshauptmann ha ottenuto quello che voleva: un secondo posto per un bolzanino nel consiglio d’amministrazione della Str, la controllata dell’A22 che si occupa di intermodalità. Oltre a Ferdinand Willeit, che è indicato dalla Provincia di Bolzano e che farà, come prevedono i patti parasociali, il presidente, ci sarà anche Benedict Gramm, il vicepresidente vicario dell’A22. Così si ristabiliscono gli equilibri e Durnwalder è contento: «Era una questione di dignità. Se avessimo ceduto avremmo dato l’impressione di non contare niente. Invece non comprendevamo per quale motivo, pur avendo molte più quote della provincia di Verona, avevamo un solo consigliere mentre a loro ne sono destinati due».

Alla fine l’accordo è stato trovato nel giro di pochissimo tempo, come spiega il presidente della giunta provinciale di Trento, Lorenzo Dellai: «Ci abbiamo messo quattro minuti. Era un aspetto marginale. L’importante è che ci sia una gestione collegiale e condivisa della società. Abbiamo deciso di passare dalla vecchia configurazione societaria della Str, che aveva un amministratore unico senza cda, ad una formula con il consiglio d’amministrazione proprio per avere maggiore condivisione nelle scelte. Si trattava solo di stabilire come arrivare a scegliere i membri del Consiglio».

La diatriba era sorta proprio sulla formazione del cda. A dar fuoco alle polveri era stato Durnwalder che non aveva accettato la composizione decisa in seno all’ultimo cda dell’A22, che controlla all’85 per cento la Str. Venerdì scorso in via Berlino si era stabilito che il Consiglio di Str sarebbe stato composto da sette membri: un rappresentante a testa per ogni territorio socio, ovvero la Baviera, il Tirolo, l’Alto Adige, il Trentino e la provincia di Verona, più due rappresentanti del cda dell’A22. Il consiglio della società di gestione autostradale aveva indicato la trentina Flavia Brunelli, consigliera comunale Ds a Riva del Garda, e Fausto Sachetto di Verona. Apriti cielo. In questo modo, l’Alto Adige aveva un solo rappresentante, anche se, come previsto dai patti parasociali, era destinato a fare il presidente di Str. Si trattava di Ferdinand Willeit. Durnwalder, però, subodorando una trappola, con Willeit bloccato da una maggioranza ostile del cda, ha minacciato di far saltare tutto.

Ieri si è subito corsi ai ripari. Bolzano avrà un altro rappresentante nel cda e sarà il vicepresidente dell’A22, Benedict Gramm. Trento avrà un solo rappresentante, anche se Dellai non vuol sentir parlare di passi indietro: «L’importante è che il Trentino sia rappresentato. Avremo una persona in consiglio d’amministrazione, sia pur attraverso l’A22. A noi va bene così. Del resto l’A22 darà direttive molto precise sulla gestione della Str. L’importante è che anche questa ultima vicenda si sia chiusa e si possa finalmente lavorare insieme». Grisenti, è contento: «Il presidente Dellai si è dimostrato un signore, adesso possiamo lavorare».













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