Strada per passo Stelvio: stop al progetto-pedaggio

L’assessore provinciale ai lavori pubblici Mussner ammette complicazioni. Nuovo incontro coi sindaci. Quasi certo lo slittamento dell’introduzione del ticket


di Simone Facchini


STELVIO. Sull’introduzione del pedaggio per gli autoveicoli sul versante altoatesino della salita che porta a passo Stelvio l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner non si nasconde dietro a un dito: «Sono sorti alcuni problemi». La partenza del progetto era in programma per la riapertura del valico, a primavera. Tuttavia a questo punto, con l’ammissione di Mussner che si assomma alle perplessità dei sindaci di Prato e di Stelvio e a quello degli altri versanti della strada - Lombardia e Svizzera - sembra difficile che i tempi possano davvero essere rispettati.

«Nei prossimi dieci giorni - spiega l’assessore - è previsto un nuovo incontro con i sindaci di Stelvio e di Prato per affrontare la questione. La giunta provinciale ha preso una decisione all’unanimità sull’introduzione del pedaggio, ma non posso nascondere che sono sorte delle complicazioni». Come dire: il pedaggio, prima o poi, sarà introdotto. Ma intanto è meglio approfondire la questione. E poiché la riapertura del valico avverrà fra pochi mesi (fine maggio-inizio giugno), lo slittamento del progetto è una ipotesi tutt’altro che remota.

Con la Provincia di Sondrio e il Cantone dei Grigioni l’assessore Mussner ha già avuto scambi di vedute. I vicini - in particolare lombardi - dicono che meglio sarebbe effettuare un piano complessivo sulla strada dello Stelvio, maldigerendo l’atto unilaterale deliberato da Bolzano. Il rallentamento dei piani gioca in questo senso. Ma c’è un altro progetto che si interseca all’introduzione del pedaggio: quello di una carta turistica per l’Alta Venosta: «Si tratta di un’iniziativa - precisa Mussner - alla quale stiamo pensando da tempo per valorizzare la zona sul piano turistico. Il ticket per passo Stelvio si abbinerebbe a un carnet di opportunità culturali. Per un’operazione di questo genere, però, forse siamo un po’ in ritardo». Il pedaggio legato in qualche maniera alla carta turistica andrebbe, almeno nelle intenzioni, a perdere il significato di dazio dovuto unicamente per il passaggio.

Altro segnale del rallentamento del progetto è la sospensione, confermata dallo stesso Mussner, del bando di gara per l’acquisto delle apparecchiature automatiche per l’incasso del pedaggio e il controllo per mezzo di telecamere o analoghe attrezzature. «Questo metodo di riscossione e verifica - conclude l’assessore - per ora è accantonato ma ne terremo contro per il futuro. Nel frattempo potrebbe rivelarsi una scelta più appropriata partire con un progetto pilota che possa fornire anche qualche opportunità di lavoro».

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