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Strigliata dalla Corte dei Conti, replica di Naturno e Silandro: «La qualità della vita costa cara»

I sindaci dei due Comuni «bocciati» dalla Corte dei Conti si difendono. Heidegger: nuovi mutui solo per realizzare opere indispensabili alla comunità



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NATURNO/SILANDRO. «È vero, il nostro indebitamento è alto, ma dal 2007 stiamo lavorando per abbassarlo continuamente. In sei anni lo abbiamo ridotto di 6 milioni, scendendo da 21 a 15. In compenso Naturno è una città con un'alta qualità di vita, dove i servizi funzionano e le strutture sono nuove o rinnovate a dovere».

Andreas Heidegger, sindaco di Naturno, non ci sta a passare per il Pierino della situazione, lo scolaro cattivo messo dietro la lavagna dalla Corte dei conti. I giudici contabili gli avevano fatto recapitare una delibera con la quale sollevavano non poche perplessità sul bilancio del Comune di Naturno. Troppi debiti, troppi trasferimenti alle associazioni in rapporto alla situazione finanziaria e residui attivi elevati da verificare i rilievi principali.

«È vero che la Corte dei conti ha segnalato alcuni punti sul bilancio 2012 – continua il sindaco di Naturno – ma non si tratta di una bocciatura». Però si dice chiaro che bisogna rientrare dall’indebitamento. «Lo stiamo facendo – chiarisce Heidegger - dal 2007, anche senza il suggerimento dei giudici. Da quando sono diventato sindaco, 9 anni fa, non facciamo altro, un milione di debiti in meno all'anno. Ora siamo a 15, in media con gli altri Comuni.

Va detto che ho ereditato un debito molto alto. Abbiamo acceso nuovi mutui solo per investimenti assolutamente indispensabili, come per le condotte dell'acqua potabile e per il fotovoltaico. L'indebitamento però ci ha consentito anche di avere ora scuole rinnovate, campi sportivi moderni, caserma dei pompieri, piscina coperta e scuola di musica». La corte solleva anche dubbi sui trasferimenti, sui contributi concessi alle associazioni e alle istituzioni. «Cerchiamo di dare sostegno – continua il primo cittadino di Naturno – alle nostre numerose associazioni che ravvivano la vita dei nostri cittadini con tante offerte culturali e sportive.

Non possiamo pretendere che questi sodalizi lavorino senza un adeguato budget. E poi il volume dei contributi che elargiamo noi non è lontano dalla media provinciale». I crediti messi in bilancio sono tutti incassabili? «Si riferiscono soprattutto – replica Andreas Heidegger - all’incasso per i servizi idrico, acque reflue e smaltimenti rifiuti, e l’amministrazione è molto impegnata a cercare di velocizzare gli incassi».

L'altro Comune finito nel mirino dei giudici contabili è Silandro. «Abbiamo fornito alla Corte dei conti – spiega Dieter Pinggera, sindaco di Silandro – tutti i dettagli tecnici che ci hanno richiesto e credo che i rilievi siano rientrati. A creare uno sbalzo nell'indebitamento è stato sicuramente l'operazione di inglobamento della casa della cultura che abbiamo fatto in quegli anni. Questo intervento ha spostato da un anno all'altro i parametri esaminati per almeno 600 mila euro».













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